Scritta da: R. Parisi
Le parole sono diventate così false che odio dover dimostrare la mia ragione con esse.
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Le parole sono diventate così false che odio dover dimostrare la mia ragione con esse.
Cento volte al giorno ricordo a me stesso che la mia vita interiore e esteriore sono basate sulle fatiche di altri uomini, vivi e morti e che io devo fare il massimo sforzo per dare nella stessa misura in cui ho ricevuto.
1. Chi intende procedere alla stesura di un'opera di vasto respiro si dia buon tempo e, al termine della fatica giornaliera, si conceda tutto ciò che non ne pregiudica la continuazione.
2. Parla di quanto hai già scritto, se vuoi, ma non farne lettura finché il lavoro è in corso. Ogni soddisfazione che in tal modo ti procurerai rallenterà il tuo ritmo. Seguendo questa regola, il desiderio crescente di comunicare diverrà alla fine uno stimolo al compimento.
3. Nelle condizioni di lavoro cerca di sottrarti alla mediocrità della vita quotidiana. Una mezza quiete accompagnata da rumori banali è degradante. Invece l'accompagnamento di uno studio pianistico o di uno strepito di voci può rivelarsi non meno significativo del silenzio tangibile della notte. Se questo affina l'orecchio interiore, quello diventa il banco di prova di una dizione la cui pienezza soffoca in sé persino i rumori discordanti.
4. Evita strumenti di lavoro qualsiasi. Una pedante fedeltà a certi tipi di carta, a penne e inchiostri ti sarà utile. Non lusso, ma dovizia di codesti arnesi è indispensabile.
5. Non lasciarti sfuggire alcun pensiero, e tieni il tuo taccuino come le autorità tengono il registro dei forestieri.
6. Rendi la tua penna sdegnosa verso l'ispirazione ed essa l'attirerà a sé con la forza del magnete. Quanto più lento sarai nel decidere di mettere per iscritto un'intuizione, tanto più matura essa ti si consegnerà. Il discorso conquista il pensiero, ma la scrittura lo domina.
7. Non smettere mai di scrivere perché non ti viene più in mente nulla. È un imperativo dell'onore letterario interrompersi solo quando c'è da rispettare una scadenza (un pasto, un appuntamento) o quando l'opera è terminata.
8. Occupa una stasi dell'ispirazione con l'ordinata ricopiatura del già scritto. L'intuizione ne sarà risvegliata.
9. Nulla dies sine linea: sì, però qualche settimana.
10. Non considerare mai perfetta un'opera che non t'abbia tenuto una volta a tavolino dalla sera fino a giorno fatto.
11. La conclusione dell'opera non scriverla nel solito ambiente di lavoro. Non ne troveresti il coraggio.
12. Gradi della composizione: pensiero, stile, scrittura. Il senso della bella copia è che in questa fase l'attenzione va ormai soltanto alla calligrafia. Il pensiero uccide l'ispirazione, lo stile vincola il pensiero, la scrittura ripaga lo stile.
13. L'opera è la maschera mortuaria dell'idea.
È solo a favore dei disperati che ci è data la speranza.
Te
Quel bacio
l'ho già dimenticato
Scorderò anche il tuo viso
Andrà via il ricordo del tuo abbraccio
Andrai via anche tu
insieme a tutto questo
Ed io sentirò nella testa
quella maledettissima canzone
che fa piangere
sognare
e mai dimenticare.
Per il fuggitivo
Lasciami sola
Per poterti dimenticare
Lasciami sola
Per poter cambiare
Mi manchi
O forse mi manca l'idea che ho di te
Di quella notte
Che non rifarei
Che non rivorrei
Mi manca il sentirti vicino
Il tuo respiro acciaccato
Le tue dolcissime labbra
Forse è solo una questione di tempo
Passerà
È passato di peggio
Ma sei tu che non avrei voluto far passare
Che avrei voluto vedere
Con cui avrei voluto parlare
Che avrei voluto baciare
Che avrei voluto.
Quando stai per rinunciare, quando senti che la vita è stata troppo dura con te, ricordati chi sei. Ricorda il tuo sogno.
Le anime dannate
si incontrano nella bufera
Nel correre avanti
di una vita che
ti trascina
anche quando non vuoi
Le anime dannate
inciampano nei loro sentimenti
quando sentono
il vincolo profondo
di chi ha lo stesso male
Le anime dannate
fuggono lontano nel timore
– improvviso –
di prendersi per mano
di trovare una risposta
Le anime dannate
prima o poi iniziano a vivere
smettono di aver paura
perché sanno che
basta prendersi per mano.
La Spagna è un paese meraviglioso, dove una bombola di gas costa 15 euro, dove la gente ha ancora la voglia di far l'amore e di mettere al mondo bambini. Dove puoi vestirti come ti pare, puoi ballare fino a non avere più un solo pensiero in testa, puoi sperare che il domani sia meglio di oggi.
Questo paese fa venir voglia di non lasciarlo più.
Forse sarebbe il caso di non dimenticare mai quello che ti sconvolge la vita, chi ti sconvolge la vita.
Invece stiamo lì, inerti, a perdere occasioni, a sorvolare sui dettagli, a rifare gli stessi errori. Rischiamo quando non dobbiamo. Sognamo quello che "possiamo". Ricordiamo quello che vogliamo.
Ecco: tutto ciò è così banale.
Sarebbe così interessante se riuscissimo a prendere decisioni con determinazione, coerenza, testardaggine e senza aver paura di tutto quello che potrebbe andare storto.