La via che dal cercare porta a trovare non è rettilinea, né bastano a percorrerla volontà e ragione. Bisogna tendere l'orecchio, origliare, attendere, sognare, prestare ascolto ai presentimenti. Altro non so.
Io vivo nei miei sogni. Anche gli altri vivono nei sogni, ma non nei loro, ecco la differenza.
Un personaggio, signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre "qualcuno". Mentre un uomo - non dico lei, adesso - un uomo così in genere, può non essere "nessuno".
Se viceversa così fosse, potrebbe essere; e se così non fosse, sarebbe; ma dato che non è, non si dà.
- Se non c'è nessun senso - disse il re - ci risparmiamo un mondo di fastidi, perché non abbiamo nessun bisogno di trovarcene uno.
Il popolo è il giro vizioso della natura per arrivare a sei, sette grandi uomini. Si, e per poi girarci intorno.
La vita di una persona consiste quasi sempre in un insieme di avvenimenti di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l'insieme.
La conoscenza dell'uomo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stessi.
Ad un certo punto della mia vita ho fatto dei calcoli precisi: che se io esco di casa per trovare la compagnia di una persona intelligente, di una persona onesta, mi trovo ad affrontare, in media, il rischio di incontrare dodici ladri e sette imbecilli che stanno lì, pronti a comunicarmi le loro opinioni sull'umanità, sul governo, sull'amministrazione municipale, su Moravia.
Il resto é silenzio.