La Bella e la Notte

...se mi strappa alla contemplazione, nella quale cado oggi esattamente come ieri, al cospetto della vetrina giusta: la vetrina del negozio di dischi. Sono cresciuto a latte e jazz, ero già innamorato perso di Isa Bella, e neppure lo sapevo. Il fatto è che i negozi chiudono, ad una certa ora; che fare, a quel punto? Come occupare il tempo? Facendo un safari, una battuta di caccia grossa, adrenalina a fiotti ed azione spericolata. Da esercitare senza la sahariana, l’elmetto, ed il fucile, la partita di caccia da giocare al Jazz Club è particolare; è uno dei pochi posti rimasti, sulla terra, dove nessuna razza è a rischio estinzione. Popolato,

com’è, di ogni fauna, a partire dai pinguini, in “smoking” e farfallino neri sulla camicia bianca, e tacchine, che incedono col sedere all’insù, tirato da fili mossi da Dio, probabilmente, tanto è perfetto ...

Sui tavoli languono le tazzine di caffè -spaiate dai piattini-, ed i bicchieri scolati, ancora le cannucce -ricurve- dentro, la “Tinatarner” ha smesso di cantare da un pezzo, carte gettate per terra - salviettine di carta sul pavimento, i contenitori sui tavolini ne sono svuotati-; suona musica registrata, Barry White d’annata, il suo timbro basso è facilmente ... [segue »]