Scritto da: Nadia Consani

Il pezzetto di stoffa


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...dei giovani galletti che non avevano altro da fare, specialmente Valeria, che quasi li provocava con il suo sguardo magnetico.
Si sentiva attraente Valeria e quando poteva, lasciava Francesco dalla nonna per andare, da sola, in giro per il centro e mentre camminava, ammirava compiaciuta la propria immagine riflessa sulle vetrine.
Quando invece lo portava con sé, lui camminava con la copertina in mano che strascicava per terra, attaccato alla madre che, senza rivolgergli una parola, sbrigava frettolosamente le sue commissioni.
Arla non riusciva a capire perché l'amica si comportasse così. Distaccata e apparentemente senza troppo amore verso il figlio che invece pareva elemosinare, con quegli occhioni tristi, tanta attenzione.
Si chiedeva se tale atteggiamento fosse dettato da una immaturità materna, oppure  dalla paura di ammettere che aveva partorito, per sua negligenza, un figlio ritardato.
Le due donne, un giorno di primavera inoltrata, erano sedute su una panchina del parco e davano la merenda ai bambini.
Anche per mangiare, Francesco dava problemi alla madre.
Non voleva né la carne, né la pasta, preferiva solo lo yogurth e Valeria non aveva tempo da perdere per insistere a fargli apprezzare qualcosa di buono.
Così aveva inventato un modo per fargli mangiare la ... [segue »]
Composto venerdì 7 gennaio 2011

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    Scritto da: Nadia Consani

    Commenti

    2
    postato da , il
    Grazie Yuliya!
    Anche questa è una storia in parte vera. :-)
    1
    postato da , il
    veramente bello!!!!

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