Scritto da: Irene

Battito


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...io.
Perché io sento le cose con la pelle. Anche quando "non sento nulla" non è così. Perché anche se fossi sospesa da terra e non avessi nemmeno quella perenne base di contatto col suolo che sono i miei piedi, sarei pur sempre immersa, sì, immersa nell’aria.
Ma le risposte devono evidentemente essere rimaste congelate nella luce delle stelle perché sembra che non arrivino mai.
Cos'è questo? Un gioco perverso? Devo forse pensare di prendere un’astronave e farmi sparare fuori, oltre la velocità di fuga, per andare a prendermi qualche certezza là fuori? Ma che razza di idee assurde. Eppure certe volte mi sembrano plausibili.
Beati gli uomini del futuro, che potranno avvicinarsi in massa a quello spazio lontano, uscendo dall'atmosfera e sperimentando il vuoto.
Il vuoto
Il vuoto… che cosa potrebbe essere?
Avevo, per natura, l'abitudine di raccogliere le cose qua e là e riporle in alcune scatole. No, non parlo di cose vere proprie e non parlo di luoghi dove si può camminare con le scarpe. Parlo di captare. Ho captato "cose" e talvolta le ho ignorate. Altre volte invece le ho intercettate e chiuse in barattoli come fossero segmenti di luce che puoi imbottigliare. Li ho tenuti in una ... [segue »]

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    Scritto da: Irene
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    #IORESTOACASAeSCRIVO

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