Scritto da: Denise Moscuzza

Riflessioni di ordinaria quarantena


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...facevo davvero fatica a trovare un'ora per prendere un caffè con un'amica... perché quell'ora sarebbe stato meglio andare in palestra o sbrigare qualche commissione già rimandata da parecchio, o a vedere un film con la mia famiglia, perché rientrata a casa la sera tardi e stanca morta dopo una giornata piena, avevo a malapena la forza di lavarmi i denti e andare a dormire.
Non lo so effettivamente cosa sia giusto... ma privarsi di tutto quello che riempiva le mie giornate mi ha permesso di guardare la mia vita da un altro punto di osservazione. Mi ha ricordato quanto a volte siamo schiavi delle nostre abitudini e di ciò che crediamo sia necessario e fondamentale. Pensiamo di non poter fare a meno di qualcosa e quando ci viene sottratto ci sentiamo quasi soffocare, ma alla fine ci abituiamo davvero a tutto e ci rendiamo conto che non era poi così importante veramente.
I primi due giorni di quarantena ho pensato che sarei impazzita senza poter andare a camminare, pensavo che non era possibile abituarsi, ma alla fine è successo.
Ed insieme a tutto questo mi sono accorta che la mia mente viaggiava veloce e faceva pensieri. Tristi spesso, di paura,... [segue »]
Composto domenica 5 aprile 2020

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    Scritto da: Denise Moscuzza
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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