A mio figlio
Lascio a te le tracce del mio amore, i miei insegnamenti, i rimproveri, i baci, le mie carezze. Forse non sono stato un buon padre, o forse si, ma in tutte le cose che ho fatto, e detto erano dettate dalla ragione, e per far si che tu, diventassi un uomo, non un uomo qualunque, un uomo di rispetto, e che rispetti. Figlio mio: sei diventato un uomo e credo, anzi no, sono certo che ciò che ti ho insegnato tu né abbia fatto uno stile di vita, la tua. A te voglio lasciare il mio testamento morale, e ringraziarti per l'affetto, la dedizione, l'amore che mi hai donato ricambiandolo, vorrei anche che tu sapessi che non c'è stato un solo giorno che io non abbia vissuto, gioito di tutte le piccole, e grandi cose che anche tu mi hai insegnato, e di questo te né sono immensamente grato, grazie. Ti dovrò lasciare, ma non prima di averti detto un paio di cose che ho taciuto per imbarazzo: grazie per avermi sostenuto tutte le volte che le mie gambe non mi reggevano, per avere stretto la tua mano alla mia quando mi tremava e mi sporcavo di cibo addosso, come fanno i bambini, per avermi lavato quando non riuscivo a trattenere i bisogni fisiologici, e tu con pazienza mi cambiavi, e profumami, grazie per avermi regalato albe, tramonti, e nuovi inizi, grazie per avermi amato, e per non avermi fatto sentire un peso nella tua vita.
Con amore, tuo padre.
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