Lettera ad un vecchio conoscente
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...mi sento anche un po' soddisfatto, perché ti sei dovuto impegnare tantissimo per ottenere la mia fiducia, anche se, col senno di poi, forse non te l'avrei data così volentieri. Eravamo sempre insieme. Eri lì quando pensavo a lei, ed io la pensavo sempre. Eri nella musica che ascoltavo. Eri nei film che vedevo. Eri lì quando chiudevo gli occhi. Eri lì persino quando sognavo. Eri nei suoi occhi, nei suoi capelli, nel suo profumo. Ormai eri dappertutto e devo dire che, seppur abbia sofferto tanto, la tua compagnia non mi dispiaceva. È vero, sapevo che fossi tu la causa della mia sofferenza ma, come dire, mi facevi sentire vivo, perché per quanto tu possa essere bastardo, devo ammetterlo, senza te vivere non è poi così bello. Ma adesso guardami, dopo tutto questo tempo, fuori sembro lo stesso, ma non hai idea di quanto ormai sia vuoto dentro. Passo notti insonni a pensarti. Mi chiedo nel frattempo quanti altri ti hanno incontrato, perché nel bene o nel male tu non ti fermi mai, lavori sempre, esisti sempre. Perché lo so che esisti, tutti lo sanno, ma allora perché da me continui a nasconderti, hai paura che non ti creda più? ... [segue »]
Composto lunedì 28 maggio 2018
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