Un ragazzo calabrese

Capitolo: La mia Calabria.

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...occhi severi, le sue labbra fecero una leggera smorfia e disse:
- "Che cosa credi? Di avere a che fare con una zoccola? Ma vai a fan! –" Scappò via lasciandomi come un cretino.

Quelle maledette tapparelle
Da quel giorno, cercai Ornella con ogni mezzo, volevo rivederla a tutti i costi, le dovevo una spiegazione, non volevo pensasse di me come un maniaco sessuale. Che figura! Ero disperato.
Sapevo dove abitava sua zia, era proprio li al palazzo di fronte, anche lei a piano terra. Bastava affacciarmi alla mia finestra del tinello per riuscire quasi a vedere dentro l'appartamento di lei. Ma quelle finestre erano sempre con le tapparelle abbassate, non sapevo come fare, non conoscevo sua zia non sapevo chi fosse ma seguitavo a guardare quelle finestre ogni volta che uscivo o rientravo in casa tutti i giorni, stava diventando per me un'ossessione, quando ero in casa stavo sempre affacciato alla finestra ma, quelle maledette tapparelle sempre chiuse.
Una domenica mattina, verso le nove, me ne stavo tranquillamente a letto, nel dormiveglia pensavo ancora a Ornella, sentii una mano che mi batteva sulla schiena, era mia madre. – dai sveglia devo rifare il letto! Mi alzai di malavoglia e la prima ... [segue »]
Composto sabato 17 dicembre 2016

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