Tra scienza e coscienza (lezione di un napoletano agli americani)


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...questa fine era prevedibile da quando Silvio, portato sulla cattiva strada (bunga bunga) da Fede e Mora, era stato abbandonato dal suo angelico delfino (Alfano) e, ad onor del vero, anche io stravedevo per lui, tanto da enfatizzarlo in "Silviade" a mò di Achille...

Cantami, o musa,
le gesta di Silvio
che l'umanità condusse
sulla via della pace.
Si narra che fosse
così bello ed attraente
da far innamorare
chiunque incrociasse

poi in veste di Enea, da progenitore dei Silvi...

dal nome Silvio discende
la stirpe italica
e origina il mito del latin lover

nonché nella sacra veste di Mosè...

divise l'italica mandria,
vero mare in tempesta,
su due sponde opposte e,
da buon pastore, indirizzò il suo gregge.
Io, dall'alto delle mie ispirate vedute
con queste scritture, lo vedo persino
vestire i panni del biblico Noè
con il gravoso compito di traghettare
sulla nostra meravigliosa arca,
magico stivale adagiato in acque chete,
il mondo intero nell'era della pace.

E in tema di pace ritorno agli americani, che non rappresentano più una civiltà d'avanguardia se un ragazzo può entrare liberamente in un negozio d'armi per scatenare una strage.
Il folle, in questo caso, non è il ragazzo ma lo sono i governanti, cui bisogna insegnare, di scienza in coscienza (lezione di un napoletano ... [segue »]

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