Aldilà del Male

..."esistenza" nel mondo.

"Bha."

Tornai a guardare il mare.
La brezza si dipanava stordente.
L'odore di iodio mi riempiva i polmoni.
Versi di gabbiani non poco distanti battibeccavano nel timpano.
La salmastra presenza creava in me rimembranze perpetue.
Ricordi d'infanzia.
Di quando ancora un semplice piede in una pozza d'acqua infranta nel peso era motivo di gioia.
Malinconica stupidità.

"Cazzo è quel fumo?"

Mi voltai di scatto verso destra, dove con la coda dell'occhio vidi il nero lambire l'azzuro.
Chiaramente un battello mi si palesava davanti.
Sopra c'è di certo una persona, qualcuno che nient'altro cerca se non una scusa per dilapidarmi.
Eppur mi lancia un salvagente.
Vorrà salvarmi?
No grazie.

"Non vedi come sto bene qui?
Tutto solo e tranquillo, senza nessun problema oltre te?
Però forse mi andrebbe di tornare.
No, vattene meglio così.
O forse..."

Mi zittii placido in piedi, fissando atrocemente il galleggiante dal basso... al basso, non è che un salvagente sia poi troppo alto del resto.
Sentivo il vento che trasportava verso altri lidi i miei dubbi, eppure ne creavo costantemente di nuovi, così da render un maelstorm di quesiti al quale non sapevo, o volevo, conceder risposta.
Desideravo la libertà, questo mi sembra chiaro oramai.
Ma da ... [segue »]

Davide Bidin

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