Scritto da: Cleonice Parisi

La scacchiera della Vita


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...e con una sorta di danza mistica prese a riportare confusione sulla mia scacchiera, cambiando i posti a tutti i pezzi.

Fermati - urlai - chi sei?

Ma la mano non mi ascoltava, e continuava a muovere i pezzi, all'apparenza sembrava posizionarli casualmente, ma io riuscivo a intravedere un disegno in quei movimenti.

La mano non accennava a fermarsi, decisi di fermarla io con la forza. Una mano puoi fermarla solo con un'altra mano, ed allora la presi, la strinsi, cercai di bloccarla, non volevo farle del male, volevo che mi desse delle risposte, volevo che non tornasse a portare scompiglio nella mia scacchiera.

Fermati te lo ordino!

Dissi con voce minacciosa:

Questa stanza è mia e questa scacchiera è la mia vita.

La notte era trascorsa mentre ancora combattevo con quella tenace mano. Ricordo solo questo, di quel sogno che feci tanto tempo fa, mi risvegliai nel letto di casa mia, e cosa strana le mie due mani si stringevano tanto tenacemente da fermare l'una lo scorre del sangue dell'altra.

Allora capì, che quella scacchiera era la mia vita, e che le due mani che avevano intrapreso la lotta erano le mie stesse mani, l'eterna lotta tra la ragione e i sogni ... [segue »]

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