Un Felice equivoco

...week end trascorsi cavalcando la moto, senza limiti di tempo e di orario, drasticamente ridotti, la possibilità di trascorrere una serata o un'intera giornata in casa senza curarsi dell'ordine e delle faccende domestiche praticamente azzerato. In compenso era aumentata in modo preoccupante la frequenza dei pomeriggio trascorsi a bighellonare nei centri commerciali, la necessità di concertare ogni minima decisione, che diventava inevitabilmente compromesso. Anche il contatto, trascorsi i primi mesi di reciproca incontenibile attrazione, si era diradato, fino a diventare saltuaria routine.
Poi, lei aveva trovato interesse per un altro, che ne aveva momentaneamente risvegliato il desiderio, così la storia era finita per un'effimera scappatella durata poche settimane, in modo doloroso, ma forse per entrambi liberatorio.
Dopo il primo periodo di smarrimento e tristezza, durante il quale aveva preso in affitto e arredato l'appartamento in cui vive attualmente, aveva cambiato moto, con la quale di nuovo macinava chilometri, aveva riesumato i vecchi interessi. Dapprima erano le uscite in compagnia ad avere più spazio, poi, con il tempo, aveva iniziato a dedicarsi di più ad altre occupazioni che giudicava più interessanti, e aveva cominciato così ad apprezzare quella solitudine, che aveva assunto connotati di autonomia e libertà.

Felix85 è in linea
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