Scritto da: Fernanda Besagno

Pantaloni corti


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...e fredde per l'inverno che spaccava le tegole dei tetti di Genova.
Che male, che male porca miseria, il sangue usciva e lo leccavo come fanno i gatti randagi che miagolano tristi sui balconi, tra il freddo e la fame.
Un giorno ero così incazzato che ho preso il calamaio dal mio banco graffiato da mille scritte e disegni, l'ho preso dal buco dove era messo da anni, tra le crepe del legno, tra i tarli del secolo scorso e glielo tirato dritto dritto per colpirla, ma quella stronza l'ha schivato ed il mio bel calamaio di vetro è andato a schiantarsi sul muro macchiando anche la cartina del Regno Unito d'Italia.
Aveva macchiato parte del nord, la Liguria no era rimasta intatta dalla mia guerra civile.
Ed io mi sentivo l'eroe, tra il chiasso dei miei compagni, tra le pallottole di carta, tra il gesso polveroso della nera lavagna, tra le risate, tra gli urli della maestra.
Le orecchie mi fanno ancora male adesso, il preside me l'aveva tirate tanto che fra un po' divenivo somaro davvero.
La puzza delle latrine era terribile, mi avevano chiuso dentro, in gattabuia, senza la mia Pantera Bionda a tenermi compagnia.
Che scemi ... [segue »]
Composto lunedì 30 novembre 2009

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