Scritto da: Nadia Consani

Mondi paralleli


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...ad ascoltarlo, a consigliarlo, a cercarlo?
Era tutta una finzione dettata dalla sua cattivera?
No, non si può fingere di essere cattivi ogni tanto... la cattivera innata o c'è o non c'è, non può essere a comando.

Ma che cavolo di psichiatra era Gino, che non era stato capace di dare un solo risultato a questo enigma, ma aveva lasciato Nicola confuso più di prima e a scervellarsi per capire la psiche di una donna, peraltro mai vista?
Riflettendoci bene, si fece una sua idea, avallata anche dallo psichiatra che l'aveva posta tra le varie ipotesi.
Poteva aver avuto paura.
Rita, dopo qualche mese che aveva imparato a conoscerlo attraverso le loro conversazioni e quindi a captare anche le sue piccole sfumature caratteriali, poteva essersi affezionata a Nicola e per paura di questa amicizia, aveva deciso di trattarlo male per farlo stancare.
Avrebbe così risolto il problema della sofferenza di un eventuale distacco provocato da Nicola, preso magari da altri impegni.
Già, poteva essere, ma allora perché ogni tanto lasciava tracce della sua presenza qua e là, consapevole che Nicola l'avrebbe individuata?
Ormai conosceva troppo bene il suo stile. Lei lo sapeva e se avesse avuto paura di affezionarsi troppo, poteva sparire per sempre.... [segue »]
Composto domenica 5 dicembre 2010

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