Scritto da: logos probus

Dialogo platonico

Capitolo: Primo stadio del pensiero

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...privo del senso che è l'idea relativa allo stesso. Il pensiero ci rende diversi, nel senso che per ognuno è più facile pensare (e "essere pensati" ) in un modo differente da ogni altro, in questo siamo diversi. Vero che il "filosofo" osservi, ascolti e voglia conoscere, ma solo se pensa che questo poi gli permette di esprimere una propria idea. È interessato ad avere un giudizio positivo soprattutto verso di sé.
Non si ama quindi, la sapienza/la capacità di giudizio, il "saper giudicare", trattasi di mezzo.
In fin dei conti il filosofo, così mal definito con il termine "filosofo", in realtà non considera l'altro e la sua essenza, ama l'immagine che vi associa. In altre parole, cerca la bellezza ideale e l'idea di bellezza delle cose, il bello sottende la verità, ma egli non lo cerca in un singolo particolare di vita. Egli trascende la vita. Ci si può servire anche di ciò che può essere definito "realistico" /idea realistica, che porti alla verità. (Non servono necessariamente spunti reali o storici per arrivarci, basta un ipotesi realistica per poi arrivare a una verità).
Tutti si è amanti delle idee, o se preferite, siamo tutti "filosofi": in percentuali differenti, ma ... [segue »]
Composto domenica 13 marzo 2016

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