Ronzavano


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...della musica.
Sentì un morso.
Un altro e un altro ancora, poi ne fu tempestato.
Le mani e le braccia, il collo e la faccia erano gonfie e pulsavano.
Ronzavano.
Ramona aprì la portiera dell'auto e si buttò fuori dall'abitacolo.
120 Km/h.
Il suo corpo toccò terra e iniziò a rotolare. Si ruppe subito una gamba e un polso. La pelle si sbrindellava per l'attrito con il cemento. Al trentesimo metro il cranio si fratturò contro un sasso e il cervello iniziò a baciare l'asfalto. Al cinquantesimo il corpo si fermò.
"Cazz... argh... uh... "
Erano nelle orecchie, nel naso e in bocca. E ronzavano.
Aveva la faccia coperta da piccoli corpi gialli che si muovevano senza sosta sul suo viso e dentro il suo corpo.
Il piede iniziò a posarsi sul freno, ormai senza forza.
Ormai lo stavano consumando.
L'ultima cosa che sentì era un ronzio molto forte.
L'ultima cosa che assaggiò furono vespe masticate.
L'ultima cosa che provò fu dolore.
L'ultima cosa che vide fu un pungiglione calare sul suo occhio.

Stava tornando verso casa.
Era stanco dopo otto ore di lavoro e camminare sotto il sole caldo gli fece ben presto venire mal di testa. Appena a casa si sarebbe messo a ronfare sul letto, la finestra aperta e della buona musica...
Non finì il pensiero.
Una macchina rossa lanciata a tutta velocità si sfracellò contro il muro del cortile delle scuola.
Un gran rumore.
Nessun tentativo di frenata.

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