Scritto da: Andrea Spartà

Glauco e l'Erba Magica


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...lo ammirò facendolo ruotare tra le sue mani. I suoi occhi erano interamente impegnati nella contemplazione di quel bellissimo oggetto.
"La ringrazio molto ma non so come si usa quest... " – disse Glauco, ma non riuscì a finire la frase perché quando si voltò nuovamente l'uomo era svanito nel nulla.
"Usarla non sarà un problema... ti guiderò io! " – disse una piccola vocina.
Glauco sobbalzò. Scattò in piedi e voltò rapidamente la testa verso ogni direzione. Niente. Non c'era nessuno nelle vicinanze.
"Dove sei? Chi sei? Fatti vedere! " – gridò Glauco.
"Non c'è bisogno di gridare! Sono proprio qui... davanti ai tuoi piedi. " – disse la vocina.
Glauco abbassò lo sguardo e vide da dove proveniva la voce. Dallo stupore indietreggiò di qualche passo e si lasciò cadere seduto a terra.
"Per tutti gli dei dell'olimpo... ma tu... tu sei vivo!"
L'amo della canna da pesca, grosso circa quanto metà della mano di Glauco e colorato di un forte rosso scuro, se ne stava tranquillamente in piedi a terra sfoggiando i suoi piccoli occhietti roteanti e giocherellando con la lenza intorno al suo uncino. Dopo qualche secondo aprì una piccola fessura laterale che doveva essere la bocca.... [segue »]

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    Info

    Scritto da: Andrea Spartà
    Riferimento:
    E' una semplice fiaba per bambini scritta dal sottoscritto per un compito scolastico. Essa riprende infatti l'antico mito greco di Glauco e lo ri-sviluppa in una nuova fiaba molto semplice e carina.

    Commenti

    3
    postato da , il
    bravissimA? XD
    Ma anche no XD
    2
    postato da , il
    Sei bravissima Andrea
    1
    postato da , il
    errata corridge: il luogo è il giappone, nn la beozia e Glauco in realtà si kiama sampei.....

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