Scritto da: A. Rinaldi

Il treno


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...che arrivano dal locomotore, sento il mio corpo fremere, scosso dai brividi che sono propri dell'eccitazione in cui mi trovo in questo momento, c'è una curva dei binari, ma ormai lo vedo, fa freddo, c'è una sottile nebbia che mischiata al fumo grigio che vien fuori dal camino del treno, nasconde le carrozze che gli sono agganciate. Ora si è fermato. Le carrozze non sono come le avevo immaginate, sono fatte con assi di legno, sono vuote, c'è della paglia a terra, un'unica porta laterale si apre a scorrimento e la gente viene fatta salire. Che stupida che sono, come potevo immaginare che così tanta gente potesse salire sulle carrozze con i posti a sedere, non ce ne sarebbero stati a sufficienza per tutti, poi il viaggio dovrà essere di certo corto, quindi anche se staremo scomodi finirà presto, sono certa che è così, altrimenti in quei vagoni ci sarebbero stati anche i bagni che invece non ci sono. Staremo in piedi, ma passerà presto, poi se staremo un po' stretti è anche meglio, patiremo meno il freddo. Questo pensavo e ne ero convinta, dai treno parti, fai uscire la tua nuvola di fumo grigio e mangia le rotaie. Dopo due giorni, sono diventata anch'io nero fumo...
Composto martedì 27 gennaio 2009

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