Un uomo

...iniziare ad affrontare una giornata che si presentava stranamente turbolenta. Era brava a contare fino a dieci, avvertì subito il beneficio. Riprese le sue faccende, terminò di truccarsi e dopo la prima goccia di Chanel numero cinque sul collo, il campanello della porta suonò nuovamente. Questa volta, però, era Paola. Quella mattina, lontano di casa, le lezioni di Marco seguivano un ritmo più serrato del solito. Gli allievi lo ascoltavano in religioso silenzio ed egli, come spesso faceva, aggiungeva all'argomento delle opinioni personali. Sarebbe potuto sembrare un depistamento dall'argomento della lezione, invece era un invito subliminale a invitare i ragazzi a ragionare confutando col ragionamento le sue teorie. L'importante era ragionare sulle cose, solo così sarebbero entrati nelle viscere del problema attraverso un sano dibattito. Alle tredici la lezione finì e Marco si avviò con passo deciso verso il bar all'angolo della via. Avrebbe dovuto parlare con Gianmarco. Un'intuizione si era posseduta di lui dandogli un suggerimento che avrebbe attuato con sottile intelligenza. Era il modo più scaltro col figlio per riaprire l'argomento interrotto la sera prima ma facendolo in maniera molto singolare. "Che cosa è successo, papà?", chiese il ragazzo con tono preoccupato al padre non essendo abituato a ... [segue »]