Come in uno specchio

...o male, buono o cattivo, bello o brutto. Quello che vedevamo poteva piacerci oppure no. Segnava un parte della nostra vita, per poi lasciare il posto all'esperienza successiva.
Poi il mondo ci ha aperto improvvise voragini. Ogni cosa, ogni esperienza, ogni azione, nostra o altrui è diventata buona o cattiva. Abbiamo avuto acceso al non-essere. Prima innocenti, felici, gioiosi, amati, amabili e amanti di ogni cosa. Poi non-felici, non-gioisi, non-amati, non-amabili, non-amanti. Il dubbio di non essere all'altezza delle aspettative degli altri è venuto ad insinuarsi, rovinando irrevocabilmente l'immagine perfetta (e vera) che avevamo del mondo e di noi stessi.
È così che si perde l'innocenza, quell'innocenza che è semplicità e fiducia in tutti.
E per tutta la nostra vita, non facciamo che sognare, desiderare, vagheggiare quella felicità perfetta, quell'innocenza che ci faceva vedere ogni cosa meravigliosa.

"Se non ritornerete come bambini, non entrerete nel Regno dei cieli"...

Buona strada...