Poesie inserite da Giacomo Moglia

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Scritta da: Giacomo Moglia

Sessanta

Sessanta e i ricordi affiorano
proseguono i lavori per il mio pensiero
mi commuove il futuro
tra passeggiate leggere e hobby
traccia la linea uomo
non seguire la discussione altrui
è solo polvere da spazzare
mi ha chiamato la mamma
questa mattina
nonostante le lacrime lontane
mi sporgo da quel balcone
in tua memoria
solo una candela a pile e via
sessant'anni ora mi hai dato.
Composta venerdì 9 novembre 2018
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    Scritta da: Giacomo Moglia

    Non è mai la fine

    Non sostare dove muore il vento
    non ti alzerai più
    solo così calpesterai di nuovo il cielo
    se vicino all'albero rimane un po' di ombra
    allora giaci e respira con lui la vita
    se poi il tuo passo sarà frenetico
    respira profondamente
    un'aria dolce ti accompagnerà piano
    dove il silenzio trasporterà i tuoi sogni
    e sarà lì che troverai un perché
    sdraiati comodamente e a mani aperte
    accogli il tuo futuro
    solo così capirai d'esser tutt'uno
    con l'ultimo respiro e camminerai
    con lui per sempre.
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      Scritta da: Giacomo Moglia
      Nello spazio infinito
      una piccola stella pulsava
      indifesa
      tutto il bagliore d'intorno
      troppo forte per lei
      confondeva il suo corpo celeste
      ma non passava inosservata
      così piccola e bella
      e fu allora che ti abbiamo voluto
      con un dito toccato
      guardando lassù
      sapendo che saresti venuta
      abbiamo giocato al tuo nome.
      Quando leggera vibravi
      nel cielo
      una piuma si è posata tra noi
      come volerci avvertire
      attenzione
      veloce cadrà quella stella
      anticipando la vita.
      Un problema improvviso
      sconvolse l'evento
      angoscia e dolore piegavan la gioia.
      La piccola stella ora
      aveva anche un nome
      Il suo cuore batteva lontano
      protetto e incubato,
      chiedeva un tenero abbraccio
      voci e profumi nell'aria filtravano
      nel sottovetro
      il suo piccolo viso prendeva sembianza.
      Piangevi a dirotto
      sbracciavi e tremavi
      in un muto parlare dicevi
      Sono qui, leggero leggero
      mi sento un po' strano
      vi vedo confusi
      io sono Leonardo
      mi avete voluto
      nel bene e nel male
      insieme
      per sentirci migliori.
      Conosciamo da subito paura e dolore
      ora vogliamo
      nel bianco candore
      più amore
      per donare
      ad un'altra piccola stella lassù
      il tocco di un dito
      e un'altra piuma quaggiù.
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        Scritta da: Giacomo Moglia
        Sempre solitudine
        mi accompagna ad ogni singolo
        estratto di questa giornata
        desiderio non nascosto
        piega il mio cuore
        ormai
        ho capito perché
        il triste declino del corpo
        non regge nemmeno
        il futuro che prossimo
        riempie d'orgoglio
        il mio tempo
        non posso descrivere
        l'isolamento
        legato all'albero della ragione
        mi spengo l'interruttore
        e la notte fonda
        sull'inganno si placa
        aspettando il ritorno
        dell'alba
        dove al risveglio mattutino
        riprendo quel cammino
        verso il giusto responso
        solo con te
        respiro la vita.
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          Scritta da: Giacomo Moglia

          31 dicembre

          Non piangete per me
          vi ricordo tutti
          giorni passati
          beato sono perché
          mi avete preceduto
          nella sobrietà
          Ispirazione di tutto
          l'anno
          Il prossimo sarà sicuramente diverso
          come sempre
          ma subito imporrà
          i suoi suoni dal soul calibur
          profumi di patchiouli
          cibi afrodisiaci e vegani
          corse a perdifiato
          brusii tra le mura di casa
          nuove amicizie e amori
          drammi famigliari e vecchi rancori
          sublimi danze e cineforum
          terrore dalle tv e stupide puntate...
          unioni e figli abbandonati
          paesaggi da cartolina impressi in memoria
          salute e malattia si alterneranno
          pioggia sole e vento cambieranno la natura
          tanto ancora sarà nel corso...
          per giorni e giorni
          fino a ritrovare ancora
          quel 31 dicembre
          che spera anch'esso
          di poter vedere poi
          umana perfezione
          e futuro assicurato.
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            Scritta da: Giacomo Moglia

            Fabula

            Fatti inventati
            rendono la narrazione
            favola
            e qui il paesaggio
            si trasforma
            cose piccole si fanno grandi
            animali strani dal linguaggio umano
            predicano proverbi
            uomini magici
            con schioccare di dita
            trasformano il vento
            leggero
            in nuvole dolci di panna
            bimbi dai costumi grotteschi
            divorano libri di pongo
            dai mille colori
            che insegnano a guardare
            le stelle
            e cavalcare il cavallo
            dal crine dorato
            ed è subito festa
            la morale
            accompagna la fine
            che insegna
            la via per non arrendersi
            mai.
            Composta mercoledì 2 dicembre 2015
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              Scritta da: Giacomo Moglia

              Il dubbio

              Incertezza
              nel ricercare la verità
              non dimostrabile
              trapela nei miei pensieri
              la natura affonda
              nel mistero
              e chiede significato
              per il continuo trasformarsi
              in un ciclo continuo
              tra vita e morte
              dove rivelazione
              comunicata all'uomo
              perpetra dubbio
              così
              che sogno
              nell'infamia mia
              la pura anima
              che ancor non trovo
              ma etica e morale
              completano il cammino
              dove nessuno
              si è mai spinto
              e aspetto incredulo
              l'aldilà.
              Composta mercoledì 25 novembre 2015
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                Scritta da: Giacomo Moglia

                Il riposo dell'anima

                Quando muovo questo debole corpo
                sento rumore
                trafigge il riposo della mente assopita
                che cerca il colore
                dove impossibile si tinge
                e crea nero
                nero di seppia
                talmente devastata
                l'immagine fugge
                il sotterraneo labirinto non
                ha dimora
                e piange di brutto
                voce soave mi avverte
                e non tendo l'udito
                che privo di calma
                reagisce
                dona a noi la pace
                tu che aspetti preghiera
                imprimi il sigillo
                nel petto tremante
                e addormenta la rabbia
                che consuma la vita
                e così protetto
                mi addormento
                nel soffio dell'anima
                che si piega pacifica
                aspettando la pace.
                Composta giovedì 17 settembre 2015
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                  Scritta da: Giacomo Moglia

                  Invocazione

                  Mio idolo dove speri di andare
                  il sentimento severo che mi riguarda
                  spegne ogni speranza
                  non ti riconosco
                  allontani la mia certezza
                  esisti in quanto non disturbi
                  la mia coscienza
                  parola di infinita lealtà
                  rinnova l'idea dell'esistenza tua
                  serviti di me che tratteggio il moto
                  della mia vita inusuale
                  invoco il tuo sospiro
                  che lieve mi scompiglia
                  non reagisce il tremante amore
                  dell'essere tuo per sempre.
                  Composta venerdì 6 febbraio 2015
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