Scritta da: TERESA ESPOSITO

Non dimentico...

È lì che mi troverai,
nelle mie parole,
nella tua memoria.
Ti racconterò dei battiti
accelerati del mio cuore
della paura che mi assalì
quando bussarono alla porta,
della paura che mi imprigionò
quando venni deportato.
Io non ero un uomo,
ero un ebreo.
Sulla mia Stella di David,
gialli i triangoli
e la pelle marchiata
come animale da macello,
mentre echeggiava nel vento
il mio numero tatuato.
Ricordo ogni parola ascoltata
di quando venni picchiato
sputato, umiliato ...
Sotto quel cielo di cenere
vivevano spietati assassini
Era tempo di Olocausto
nel campo della morte.
Provo rabbia e rabbia ancora.
Provo dolore e dolore ancora.
Sono tanti e tanti i bambini uccisi.
Ho visto orrori:
neonati lanciati come palle
chiusi in sacchetti e lanciati
come bersaglio di pistole e bastoni;
altri soffocati in tinozze d'acqua,
o bruciati in stufe ardenti.
Non dimentico i loro occhi,
i corpicini denutriti,
le testoline rasate.
Quelle vocine innocenti,
le sento nel cuore.
Le urla,
le odo nell'aria cupa della sera.
Quel mucchio di scarpette invocano pietà.
Non dimentico le donne
che non erano più donne
erano là, tutte in fila,
a essere umiliate
denudate,
lavate col petrolio,
sterilizzate.
No, non posso dimenticare!
Non puoi dimenticare!
È lì che mi troverai,
nelle mie parole,
nella tua memoria.

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