Scritta da: Foriero112

Caro Ricordo

Umile ancella che il pensier mio culla
e lo trasporta ai dì di prima Vita,
in un incanto di un'aula fiorita
di lieti bimbi intenti ad ascoltar.

E mi rammenta un canto,
che tremulo io udivo:
un canto immacolato
in note pur piccanti e dolorose,
ma già rifuse di dolcezza amara
che saldamente m'avvinsero il cuore.

Piango or pensando agli anni miei
nel vortice del tempo ormai passati;
trema il pensiero che la notte nera
giunga a carpire la mia vita
e pur vibrante, grido al vento brulla
tutta la vita che il mio cuor scandì.

Torna al morire il Sole rosseggiante
segnando un'altra meta nella vita:
pur esso mi rammenta quanto duri
e di dolore ebbri furon tristezza
tutti i miei sospir.

Ricordo le tue braccia a me rivolte
ne l'angoscioso inceder dei tormenti:
tu mi chiamavi...
più mi stringevi...
mentre suonava vaga la tua voce;
mentre il tuo cuor piangeva
e il battito pietoso piegava il mio voler.

Tutto ricordo di te
mia dolce mamma:
caro ricordo che mi avvince ognor.

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    Info

    Scritta da: Foriero112
    Riferimento:
    Poesia inserita nella raccolta di poesie dal titolo: "Una finestra sull'Anima".
    Dedica:
    Scritta all'età di tredici anni in occasione della morte di mia madre

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