Scritta da: Manuela Mori

Sotto le macerie di Favara

Il sole del mattino nel ferale lucore
tra le marce macerie ricava il cuore
dei sacri cristi inchiodati a Favara.
Gente sotto una razza padrona avara,
razza bara in pubblici investimenti
mutati sempre in privati arricchimenti.
Da quella spezzata carne di cuore rossa,
gente usa a subire sempre, si sente mossa.
Gente abituata a chinare la testa,
ad accontentarsi dei resti della festa,
sente germinare in quel cuore distrutto
un seme, ma troppo maturo per dare frutto.
Il lume della sera vince al sole il lucore,
e torna un'ombra muta su quel sacro cuore.
Composta domenica 24 gennaio 2010

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    Scritta da: Manuela Mori
    Dedica:
    Alle vittime di Favara.

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