Periferie
Ricordo quelle borgate dove si respirava fame
case di una periferia povera
ma ossigeno dell'anima.
Lì le persone erano vere
esperienze di vita combattuta
contro la necessità fottuta
di non morire di stenti o di pena.
Persino la miseria
sembrava una promozione sociale
e gli stracci stesi al sole
davano il senso della pulizia morale.
La sera porte e finestre aperte
nessuno temeva un furto
si parlava della vita davanti al fuoco
e i bimbi correvano intorno come in un gioco.
Non ci sono più queste borgate
oggi tutti chiusi in case sprangate
vicini che non si conoscono
e bimbi persi o malati nei video-giochi.
Nelle lavatrici marche griffate
i jeans rotti fanno tendenza
tutti si ricoprono di apparenza
sognano di esser ciò che non sono stati.
Dicono che siamo in un villaggio globale
che con internet e i satellitari
siamo tutti cittadini del mondo
invece siamo sempre più soli e solitari.
Cerco dentro di me quelle periferie
dove ci si nutriva di speranza e si viveva con dignità
anche in miseria e povertà.
Composta lunedì 7 dicembre 2009
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