Scritta da: Antonio Boggio

Distanze

Cosa stai guardando ora?
Forse con gli occhi chiusi,
i tuoi occhi di betulla,
ascolti la distanza che ci unisce
nei nostri silenzi...
nel caos del mondo...
Sembra di vederli
i tuoi capelli di fieno,
come salici piangenti
cingerti le spalle.
E la tua pelle,
come terra umida,
amo accarezzare
come fa la nebbia
alle prime luci del mattino,
per poi con le mie labbra
di rosa sbiadita
unirmi alle tue,
che scoppiano come gli acini
sotto il cocente sole d'agosto.
Sentirti...
sentire il mosto ancora giovane
che con passione poi
sarà vino,
poi sarà amore.
Composta mercoledì 3 gennaio 2001

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