Poesie di Stefano Medel

Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Stefano Medel

Amore che ho per te

Ti voglio bene
come la prima volta,
come quando
ci siamo visti le
prime volte;
e in me,
ho ancor a il calore
del tuo primo bacio,
e grazie a te
la mia
vita è cambiata;
quanto tempo è passato,
tra alti e bassi,
i tuoi guai,
i tuoi problemi,
ma ancora il mio amore
per te mi dura.
Se solo lo capissi,
se solo mi sentissi.
Stefano Medel
Composta venerdì 11 marzo 2016
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Stefano Medel

    L'alba di te

    O dolce beltà,
    o mia metà,
    sicché nei tuoi
    occhi novi,
    che sanno di
    giovinezza e di freschezza,
    io vedo l'alba della vita,
    e la forza dell'età,
    e la tua energia,
    e la voglia di fare,
    che hai sempre;
    non ti fermi giammai,
    e sei sempre in cammino;
    ed io,
    ti guardo, non disturbandoti,
    e ti seguo come posso,
    sì nel peso dei miei anni,
    e il fardello
    dei miei acciacchi,
    che tu non sai,
    non capisci,
    non ti rendi conto,
    eppure anch'io
    t'amo.
    T'amo tanto.
    Stefano Medel
    Composta mercoledì 2 marzo 2016
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Stefano Medel

      Finché ci sarò

      E t'amerò finché respirò
      in me ci sarà,
      e anche se tu
      penserai ad un altro,
      io ci sarò,
      ci sarò,
      vicino a te,
      e non ti lascerò,
      finché potrò,
      non ti lascerò,
      e chissà se capirai,
      chissà
      se ti accorgerai,
      del bene che ti ho voluto,
      non solo nel divertimento,
      e quando hai pianto,
      io piangevo,
      e quando hai riso,
      io ridevo con te;
      finché ci sarò.
      Stefano Medel
      Composta lunedì 29 febbraio 2016
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Stefano Medel

        Film

        Vita breve
        Tutto va di fretta,
        e non hai il tempo
        a volte, per capire,
        per decidere il meglio,
        niente si ferma
        e sei in ballo,
        e ti giochi tutto;
        e sei solo,
        nelle scelte,
        spesso senza aiuto,
        con gente che non sa,
        che non capisce;
        in bilico nella sorte,
        e tutto va di fretta,
        e gli anni volano,
        come un film
        accelerato,
        e c'è poco tempo,
        poco;
        vorresti solo fermarti
        e pensare un attimo.
        Stefano Medel
        Composta venerdì 26 febbraio 2016
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Stefano Medel

          I sommersi e i salvati

          La società
          è un sistema decomposto,
          in cui, tutto sommato,
          non vale la pena di vivere;
          la società non
          è un sicuro bene,
          la solitudine,
          non è un sicuro male;
          nel sistema,
          hanno la prevalenza
          i peggiori,
          i più cretini,
          gli idioti,
          gli incolti,
          gli stupidi
          e i beceri;
          il peggiore sta a galla,
          e i buoni faticano
          a sopravvivere,
          e sono
          spesso disprezzati,
          finché ci sono.
          La mandria di pecore sociali,
          teme disprezza, chi cerca
          di essere libero,
          di volare,
          di staccarsi
          da branco,
          dal gregge,
          e cerca di uscire dal seminato;
          non odiano tanto il tuo aspetto,
          o i tuoi
          modi,
          ma quello
          rappresenti,
          la libertà.
          Libertà
          che i pecoroni
          rincretiniti,
          non hanno più,
          e ci hanno rinunciato,
          per scelte sbagliate,
          da cui,
          non possono tornare indietro,
          per passivismo,
          inerzia
          conformismo.
          Ma i peggiori stanno a galla,
          gli altri,
          non tanto.
          Stefano Medel
          Composta martedì 23 febbraio 2016
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Stefano Medel

            Ed io, in mezzo a voi due

            Ed io in mezzo a voi due,
            non c'entro niente,
            sono un ingombro,
            uno scarto,
            un pupazzo,
            un a specie di Pierrot abbandonato;
            ed io tra voi
            sono un di più,
            non mi vedi,
            non mi senti,
            non hai tempo,
            non mi ascolti,
            e non stai con me;
            ed io,
            tra voi due,
            son un intruso,
            e pensi poco a me,
            mi guardi e sei distratta,
            e non capisci,
            non capisci,
            ed io, sono solo
            uno straniero,
            in mezzo a voi,
            e tu non mi pensi,
            non mi vuoi,
            non vuoi.
            Stefano Medel
            Composta venerdì 19 febbraio 2016
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Stefano Medel

              Cemento

              Per la città,
              mura diroccate,
              asfalto sfrangiato,
              buche e bogi,
              mura imbrattate
              da scritte e pitture,
              deserto metropolitano,
              stesse mura,
              strade polverose e
              affollate di traffico,
              ogni giorno;
              cittadine e città,
              ammalate di noia e
              malinconia;
              cercando un po' di silenzio,
              una speranza,
              un contatto umano.
              Stefano Medel
              Composta mercoledì 17 febbraio 2016
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Stefano Medel

                Testuggine

                Stanza oscura,
                penombra,
                chiudo gli occhi
                per trovare il sonno smarrito,
                acchiapparlo per le vesti
                e riportarlo a me,
                cercando il sogno e l'oblio,
                che non viene;
                il tempo nicchia
                ed esita,
                ciondola e va lento;
                testuggine senza età,
                il tempo è un testuggine
                parca e paziente,
                che va lenta come vuole,
                e non aspetta nessuno.
                Stefano Medel
                Composta domenica 7 febbraio 2016
                Vota la poesia: Commenta