Il maestro di fuochi

Ho abbattuto il muro
una tempesta di perché
troppo spesso inutili
vengo a conoscere il tuo corpo
mi basta la certezza
tenero di tocchi
alla ricerca del mio
dove ogni angolo di pelle trema
poi contratto perché sente
che il mio di sussulti si accende
e noi ci esploriamo
in mille parti di noi
umidi caldi invadenti
bocche di meravigliosi baci
tutto di te mi cerca
perché maestro di fuochi
non sai
che io strega dell'acqua
tutto di me ti do
umori sudori e lacrime
si confondono all'infinito
mai sazi di amore
mi sciolgo su di te
mentre ti rubo mi prendi
ed anche quando finisce
non è finita
sei il mio lenzuolo
io il tuo cuscino
la tua mano fra le cosce
mi agita ancora
e sento il tuo fiato
sul mio seno
non ancora placato.
Sonia Ceretini
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    La puttana

    Voglio vestirmi di neri merletti
    solo fino a domani
    sarò bella in attesa
    mi accenderò, mi chiederò,
    mi sognerò, mi spiegherò,
    mi arrenderò.
    Mistico riflettere di me
    su questa musica dolce ballerò
    imbratterò sulla faccia
    cento segni di guerra
    e forse varcherò la soglia
    senza rispondere al nome.
    Sonia Ceretini
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      Senza titolo -5

      La nostra storia
      dici! Fatta di niente
      e le fiaccole fuori
      illuminare tanti abbandoni.

      Un racconto nemmeno finito
      perché fatto di chimere
      come parole non dette
      di assaggi inventati.

      Non è mai cominciata
      vera come un miraggio
      letta di ore belle
      morbide, mordenti emozioni.

      Mi volevi e mi allontani
      ti amo, così ti perdo.
      Sonia Ceretini
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        9342

        Voglio vivere di più
        di tutti i giorni uguali
        aspetto i miei brava
        da 9342 giorni.
        Anche se il sole mi accalda
        il mare mi imbianca
        il verde mi accoglie
        il vento mi cura
        la terra mi serba.
        Sui muri di casa mia
        ombre bianche ed arcane
        che mi fanno compagnia
        senza darmi consigli
        solo oblii.
        La penna che scorre
        e il variabile umore
        in sintonia con voi tre
        distratti da altre luci
        nella salita infinita
        di farmi volere.
        Sonia Ceretini
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          Domani

          I boschi saranno bianchi
          domani…
          Finalmente meandri
          esplorati dell'anima
          dove odi e maledetto noi
          serravano l'affetto Divino.
          Ci saranno premature
          poi eterne Primavere
          e paradisiaci tetti
          dipinti di rosa
          terrazze sul mondo
          a badarci
          tenere per mani.
          Valli di manna
          ruscelli di latte
          dove tutti si inebrieranno.
          Sonia Ceretini
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            Lampare

            Perché scrivo e sogno tenue lampare
            su specchi inquinati
            brulicati di stelle cadenti
            tante quanti i desideri.
            Schiaffi di sottile bruma
            come grande battesimale
            che cerimonia da sempre
            rene disorne di conchiglie.
            E lui con la presa nel crine
            che a pelo galoppa
            la bestia ubbidiente
            nel fascio della luna
            e finalmente mi trova.
            Sonia Ceretini
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              Senza titolo -4

              All'indietro nel tempo
              per non dire no
              ai tuoi stretti sconosciuti,
              non rinunciare più
              a brividi sotto le mura,
              salire le scale
              quella prima volta da sola
              aspettarti discreta
              comparire dalla tua cavalcata,
              vedere la tua luna
              nelle piccole ore d'estate,
              correre al tuo richiamo
              tra la notte e l'alba sull'asfalto,
              abbandonare la gente
              e ritrovarsi noi due,
              smarrirmi sul terrazzo
              un sì temerario
              per non impaurirti d'amore
              perdonandoti tutto.
              Sonia Ceretini
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                Senza titolo -3

                Ora non la voglio la luce
                perché nel mistero dell'ombra
                riconosco i suoi colori
                Sagittario delle stelle
                dalla lunga criniera
                che galoppi sulle verità
                scappi verso la luna piena
                se sei nudo di sogni
                ti vestirò di fiori
                proteggerò con oli
                il tuo mantello delicato
                alleverò con lavande
                la tua mensa agre.

                L'alito celeste dondola
                unanime alle dure forme.
                Sonia Ceretini
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                  Senza titolo -2

                  Le lacrime del sabato sera
                  sono più salate e grigie
                  somigliano una vecchia densità
                  che tarda a scendere
                  io, non sono la tua donna
                  clandestina anche per me.
                  Nella pista sotto luci argento
                  ballano coppie di sempre
                  dalle facce disilluse
                  si tengono per mano
                  io però non sono con te
                  ti abbraccio solo con gli occhi.
                  Continuare le pene, le notti, i giorni
                  del telefono muto, nero. Distante
                  però mi parla, mi racconta
                  di altri letti sgualciti
                  io, non sono la tua amante
                  di un'incessata dimenticanza.
                  Compagnie che ridono alle mense
                  tanti, troppi visi che conosco
                  da brevi e lontane date
                  mescolata fra le sedie di paglia
                  io, non sono l'avvezza mica
                  di saltuari disegni.
                  Giorni di festa quelli veri
                  da dividere quasi sempre
                  abbandonando quotidiani pensieri
                  e risa leggere
                  io, non sono la tua compagna
                  di incontri accaduti per garbo.
                  Amplessi, regali, pochi baci del vino
                  candele, parole, spaghetti e canzoni,
                  muovono scomposti sulla scacchiera
                  io, sono la dama di giochi
                  di un fante, quando alfiere o re
                  che dà scacco matto.
                  Sonia Ceretini
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