Le migliori poesie di Stefano Benni

Scrittore, umorista, giornalista, sceneggiatore, poeta e drammaturgo, nato martedì 12 agosto 1947 a Bologna (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Silvana Stremiz

Il poeta

Il poeta è un uccello
che becca le parole
sotto la neve del normale
viene sul davanzale
e scappa, impaurito
se lo vuoi catturare
Il poeta è femmina
Il poeta è gagliardo
ha qualcosa, nello sguardo
che tu dici: è un poeta
Spesso è analfabeta
ma è meglio
è piú immediato
il poeta è un ammalato
colitico, fegatoso, asmatico
il poeta è antipatico, scontroso
ombroso: guai
chiamarlo poeta
è una cometa
che annuncia un mondo nuovo
è assolutamente inutile
è un fallito
è un pappagallo di partito
è organico, no,
è fatto d'aria
ha nella penna tutta intera
la rabbia proletaria
è sopra la politica
è sopra il mondo
il poeta è tisico e biondo
il poeta è sempre suicida
il poeta è un furbone
il poeta è una sfida
alle banalità del mondo
il poeta è assolutamente
del tutto normale
il poeta è omosessuale
il poeta è un santo
il poeta è una spia
poi un giorno va via
in un isola lontana
o anche a puttana
e lascia un gran vuoto
nella poesia
la sua
il poeta è il titolo
di questa mia.
Stefano Benni
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    I due leader

    Cacciari: il fascismo è lontano
    Occhetto: il fascismo è vicino
    Cacciari: ma dove lo vedi?
    Occhetto: là, sul falsopiano
    Cacciari: ma è solo un puntino
    Occhetto: ma è enorme, sciocchino
    Cacciari: è una nuvola bassa
    Occhetto: è una squadraccia
    Scusate se interrompo la conversazione
    disse il capo del plotone d'esecuzione.
    Stefano Benni
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      Scritta da: Zap

      1980

      Superstiti, salvi, scampati
      poi magari disperati sbattere per terra
      i vestiti vecchi della delusione
      e piangere e chiedere giustizia
      Ma una morte anche lontana
      segna sempre un po' la vostra faccia
      sgomenta l'indifferenza
      chiusi dentro le macchine, assediati
      nelle città, nelle case
      obbedienti agli schermi parlanti
      tutti una volta pensate
      che possa essere lo stesso destino
      che siamo la stessa razza di animali
      che conta gli anni in milioni
      che sta impaurita in mezzo al cielo
      e ascolta ogni ala che batte
      e i grilli che vegliano i morti.
      Stefano Benni
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