Le migliori poesie di Pedro Salinas

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Scritta da: Eclissi

Un'anima tu avevi

Un'anima tu avevi
cosi chiara ed aperta
ch'io non potetti mai
nella tua anima entrare.

Andavo in cerca di aditi angusti,
d'alti e difficili passaggi...
Si andava alla tua anima
per aperti cammini.

Preparai un'alta scala
- sognavo di alte mura
che le fossero a guardia -,
però l'anima tua
era senza riparo
di muri e di recinti.

E ricercai la stretta porta
della tua anima,
ma non aveva accessi,
così franca com'era,
la tua anima.

Dov'è che cominciava?
Dov'è che aveva termine?
E rimasi per sempre seduto
sulle vaghe frontiere della tua anima.
Pedro Salinas
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    Scritta da: Valeria S

    Non respingere i sogni perché sono sogni

    Non respingere i sogni perché sono sogni.
    Tutti i sogni possono
    essere realtà, se il sogno non finisce.
    La realtà è un sogno. Se sogniamo
    che la pietra è pietra, questo è la pietra.
    Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
    è un sognare, l'acqua, cristallina.
    La realtà traveste
    il sogno, e dice:
    "Io sono il sole, i cieli, l'amore".
    Ma mai si dilegua, mai passa,
    se fingiamo di credere che è più che un sogno.
    E viviamo sognandola. Sognare
    è il mezzo che l'anima ha
    perché non le fugga mai
    ciò che fuggirebbe se smettessimo
    di sognare che è realtà ciò che non esiste.
    Muore solo
    un amore che ha smesso di essere sognato
    fatto materia e che si cerca sulla terra.
    Pedro Salinas
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      Scritta da: Eclissi

      I cieli sono uguali...

      I cieli sono uguali.
      Azzurri, grigi, neri,
      si ripetono sopra
      l'arancio o la pietra:
      guardarli ci avvicina.
      Annullano le stelle,
      tanto sono lontane,
      le distanze del mondo.
      Se noi vogliamo unirci,
      non guardare mai avanti:
      tutto pieno di abissi,
      di date e di leghe.
      Abbandonati e galleggia
      sopra il mare o sull'erba,
      immobile, il viso al cielo.
      Ti sentirai calare
      lenta, verso l'alto,
      nella vita dell'aria.
      E ci incontreremo
      oltre le differenze
      invincibili, sabbie,
      rocce, anni, ormai soli,
      nuotatori celesti,
      naufraghi dei cieli.
      Pedro Salinas
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        Scritta da: Eclissi

        Non ho bisogno di tempo

        Non ho bisogno di tempo
        per sapere come sei:
        conoscersi è luce improvvisa.
        Chi ti potrà conoscere
        là dove taci, o nelle
        parole con cui taci?
        Chi ti cerchi nella vita
        che stai vivendo, non sa
        di te che allusioni,
        pretesti in cui ti nascondi.
        E seguirti all'indietro
        in ciò che hai fatto, prima,
        sommare azione a sorriso,
        anni a nomi, sarà
        come perderti. Io no.
        Ti ho conosciuto nella tempesta.
        Ti ho conosciuto, improvvisa,
        in quello squarcio brutale
        di tenebra e luce,
        dove si rivela il fondo
        che sfugge al giorno e alla notte.
        Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
        nuda ormai dell'equivoco,
        della storia, del passato,
        tu, amazzone sulla folgore,
        palpitante di recente
        ed inatteso arrivo,
        sei così anticamente mia,
        da tanto tempo ti conosco,
        che nel tuo amore chiudo gli occhi,
        e procedo senza errare,
        alla cieca, senza chiedere nulla
        a quella luce lenta e sicura
        con cui si riconoscono lettere
        e forme e si fanno i conti
        e si crede di vedere
        chi tu sia, o mia invisibile.
        Pedro Salinas
        dal libro "La voz a ti debida" di
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          Scritta da: Eclissi

          Los cielos son iguales...

          Los cielos son iguales.
          Azules, grises, negros,
          se repiten encima
          del naranjo o la piedra:
          nos acerca mirarlos.
          Las estrellas suprimen,
          de lejanas que son,
          las distancias del mundo.
          Si queremos juntarnos,
          nunca mires delante:
          todo lleno de abismos,
          de fechas y de leguas.
          Déjate bien flotar
          sobre el mar o la hierba,
          inmóvil, cara al cielo.
          Te sentirás hundir
          despacio, hacia lo alto,
          en la vida del aire.
          Y nos encontraremos
          sobre las diferencias
          invencibles, arenas,
          rocas, años, ya solos,
          nadadores celestes,
          náufragos de los cielos.
          Pedro Salinas
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            Scritta da: Marianna Mansueto
            Ti si sta vedendo l'altra.
            Somiglia a te:
            i passi, la stessa fronte aggrondata,
            gli stessi tacchi alti
            tutti macchiati di stelle.
            Quando andrete per strada
            insieme, tutte e due,
            che difficile sapere
            chi sei, chi non sei tu!
            Così uguali ormai, che sarà
            impossibile continuare a vivere
            così, essendo tanto uguali.
            E siccome tu sei la fragile,
            quella che appena esiste, tenerissima,
            sei tu a dover morire.
            Tu lascerai che ti uccida,
            che continui a vivere lei,
            la falsa tu, menzognera,
            ma a te così somigliante
            che nessuno ricorderà
            tranne me, ciò che eri.
            E verrè un giorno
            -perché verrà, sì, verrà-
            in cui guardandomi negli occhi
            tu vedrai
            che penso a lei e che la amo
            e vedrai che non sei tu.
            Pedro Salinas
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              Scritta da: Eclissi

              Yo no necesito tiempo

              Yo no necesito tiempo
              para saber cómo eres:
              conocerse es el relámpago.
              ¿Quién te va a ti a conocer
              en lo que callas, o en esas
              palabras con que lo callas?
              El que te busque en la vida
              que estás viviendo, no sabe
              mas que alusiones de ti,
              pretextos donde te escondes.
              Ir siguiéndote hacia atrás
              en lo que tù has hecho, antes,
              sumar acción con sonrisa,
              años con nombres, serà
              ir perdiéndote. Yo no.
              Te conocì en la tormenta.
              Te conocì, repentina,
              en ese desgarramiento
              brutal de tiniebla y luz,
              donde se revela el fondo
              que escapa al día y la noche.
              Te vi, me has visto, y ahora,
              desnuda ya del equívoco,
              de la historia, del pasado,
              tù, amazona en la centella,
              palpitante de recién
              llegada sin esperarte,
              eres tan antigua mía,
              te conozco tan de tiempo,
              que en tu amor cierro los ojos,
              y camino sin errar,
              a ciegas, sin pedir nada
              a esa luz lenta y segura
              con que se conocen letras
              y formas y se echan cuentas
              y se cree que se ve
              quién eres tù, mi invisible.
              Pedro Salinas
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                Scritta da: Eclissi

                La forma de querer tù...

                La forma de querer tù
                es dejarme que te quiera.
                El sì con que te me rindes
                es el silencio. Tus besos
                son ofrecerme los labios
                para que los bese yo.
                Jamás palabras, abrazos,
                me dirán que tù existías,
                que me quisiste: Jamás.
                Me lo dicen hojas blancas,
                mapas, augurios, teléfonos;
                tù, no.
                Y estoy abrazado a ti
                sin preguntarte, de miedo
                a que no sea verdad
                que tù vives y me quieres.
                Y estoy abrazado a ti
                sin mirar y sin tocarte.
                No vaya a ser que descubra
                con preguntas, con caricias,
                esa soledad inmensa
                de quererte sólo yo.
                Pedro Salinas
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