Mi piace quando taci Mi piace quando taci perché sei come assente, e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca. Sembra che gli occhi ti sian volati via e che un bacio ti abbia chiuso la bocca. Poiché tutte le cose son piene della mia anima emergi dalle cose, piene dell'anima mia. Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima, e rassomigli alla parola malinconia. Mi piace quando taci e sei come distante. E stai come lamentandoti, farfatta turbante. E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge: lascia che io taccia col tuo silenzio. Lascia che ti parli pure col tuo silenzio chiaro come una lampada, semplice come un anello. Sei come la notte, silenziosa e costellata. Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice. Mi piace quando taci perché sei come assente. Distante e dolorosa, come se fossi morta. Allora una parola, un sorriso bastano. E son felice, felice che non sia così.
Quando tu sarai vecchia, bimba (Ronsard già te lo disse), ricorderai quei versi che io recitavo. Avrai i seni tristi d'aver cresciuto i figli, gli ultimi germogli della tua vita vuota... Io sarò così lungi che le tue mani di cera areranno il ricordo delle mie rovine nude. Comprenderai che può nevicare in Primavera e che in Primavera le nevi son più crude. Io sarò così lungi che l'amore e la pena che prima vuotai nella tua vita come un'anfora piena saranno condannati a morire tra le mie mani... E sarà tardi perché se n'è andata la mia adolescenza, tardi perché i fiori una volta danno essenza e perché anche se mi chiamerai io sarò così lungi.
Puedo escribir los versos más tristes esta noche Escribir, por ejemplo: "La noche està estrellada, y tiritan, azules, los astros, a lo lejos." El viento de la noche gira en el cielo y canta. Puedo escribir los versos más tristes esta noche. Yo la quise, y a veces ella también me quiso. En las noches como esta la tuve entre mis brazos. La besè tantas veces bajo el cielo infinito. Ella me quiso, a veces yo también la quería. Cómo no haber amado sus grandes ojos fijos. Puedo escribir los versos más tristes esta noche. Pensar que no la tengo. Sentir que la he perdido. Oir la noche inmensa, más inmensa sin ella. Y el verso cae al alma como al pasto el rocío. Què importa que mi amor no pudiera guardarla. La noche esta estrellada y ella no està conmigo. Eso es todo. A lo lejos alguien canta. A lo lejos. Mi alma no se contenta con haberla perdido. Como para acercarla mi mirada la busca. Mi corazón la busca, y ella no està conmigo. La misma noche que hace blanquear los mismos árboles. Nosotros, los de entonces, ya no somos los mismos. Ya no la quiero, es cierto, pero cuánto la quise. Mi voz buscaba el viento para tocar su oído. De otro. Serà de otro. Como antes de mis besos. Su voz, su cuerpo claro. Sus ojos infinitos. Ya no la quiero, es cierto, pero tal vez la quiero. Es tan corto el amor, y es tan largo el olvido. Porque en noches como esta la tuve entre mis brazos, mi alma no se contenta con haberla perdido. Aunque este sea el ultimo dolor que ella me causa, y estos sean los ultimos versos que yo le escribo.
Aspro amore, viola coronata di spine, cespuglio tra tante pasioni irto, lancia dei dolori, corolla della collera, per che strade e come ti dirigesti alla mia anima?
Perché precipitasti il tuo fuoco doloroso, d'improvviso, tra le foglie fredde della mia strada? Chi t'insegnò i passi che fino a me ti portarono? Quale fiore, pietra, fumo ti mostrarono la mia dimora?
Certo è che tremò la notte paurosa l'alba empì tutte le coppe del suo vino e il sole stabilì la sua presenza celeste,
mentre il crudele amore m'assediava senza tregua finché lacerandomi con spade e spineaprì nel mio cuore una strada bruciante.
Per tanto amore la mia vita si tinse di viola e andai di rotta in rotta come gli uccelli ciechi fino a raggiungere la tua finestra, amica mia: tu sentisti un rumore di cuore infranto
e lì dalle tenebre mi sollevai al tuo petto, senz'essere e senza sapere andai alla torre del frumento, sorsi per vivere tra le tue mani, mi sollevai dal mare alla tua gioia.
Nessuno può dire ciò che ti devo, è lucido ciò che ti devo, amore, ed è come una radice, nativa d'Araucania, ciò che ti devo, amata.
È senza dubbio stellato tutto ciò che ti devo, ciò che ti devo è come il pozzo d'una zona silvestre dove il tempo conservò lampi erranti.
Canzone del maschio e della femmina! Il frutto dei secoli che spreme il suo succo nelle nostre vene.
La mia anima che si diffonde nella tua carne distesa per uscire migliorata da te, il cuore che si disperde stirandosi come una pantera, e la mia vita, sbriciolata, che si annoda a te come la luce alle stelle!
Mi ricevi come il vento la vela.
Ti ricevo come il solco il seme.
Addormentati sui miei dolori se i miei dolori non ti bruciano, legati alle mie ali, forse le mie ali ti porteranno, dirigi i miei desideri, forse ti duole la loro lotta.
Tu sei l'unica che possiedo da quando persi la mia tristezza!
Lacerami come una spada o senti come un'antenna!
Baciami, mordimi, incendiami, che io vengo alla terra solo per il naufragio dei miei occhi di maschio nell'acqua infinita dei occhi di femmina!
Tutta la notte ho dormito con te vicino al mare nell'isola eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno tra il fuoco e l'accqua Forse assai tardi i nostri sogni si unirono nell'alto o nel profondo In alto come i rami che muove uno stesso vento in basso come rosse radici che si toccano Forse il tuo sogno si separò dal mio e per il mare oscuro mi cercava come prima come quando non esistevi quando senza scorgerti navigai al tuo fianco e i tuoi cercavano ciò che ora pane, vino, amore e collera ti do a mani piene. Perché tu sei la coppa che attendeva i doni della mia vita. Ho dormito con te tutta la notte mentre l'oscura terra gira con vivi e con morti e svegliandomi d'improvviso in mezzo all'ombra il mio braccio circondava la tua cintura ne la notte ne il sonno poterono separarci. Ho dormito con te e svegliandomi la tua bocca uscita dal sonno mi diede il sapore di terra d'acqua marina di alghe del fondo della tua vita e ricevetti il tuo bacio bagnato dall'aurora come se mi giungesse dal mare che ci circonda.
El Océano Pacífico se salía del mapa. No había donde ponerlo. Era tan grande, desordenado y azul que no cabía en ninguna parte. Por eso lo dejaron frente a mi ventana.
Ahi, sì, ricordo, ahi, i tuoi occhi chiusi come pieni dentro di luce nera, tutto il tuo corpo come una mano aperta, come un grappolo bianco della luna, e l'estasi, quando un fulmine ci uccide, quando un pugnale ci ferisce nelle radici e una luce ci spezza la chioma, e quando di nuovo torniamo alla vita, come uscissimo dall'oceano, come tornassimo feriti dal naufragio tra le pietre e l'alghe rosse. Ahi, vita mia, non solo il fuoco tra noi arde, ma tutta la vita, la semplice storia, l'amore semplice di una donna e d'un uomo uguali a tutti gli altri.