Scritta da: Widmer Valbonesi

La fragranza delle emozioni

Sono qui, incapottato nel silenzio
mentre graffiante l'alba scortica la notte.
La luce trafigge le nuvole
con l'armonia d'una danzatrice classica.
Il mare bacia la spiaggia con entusiasmo
lasciandogli in regalo collane di conchiglie sfuse.
Sono qui, dove il cielo coi suoi filtri
gradua i colori del sole.
Qui dove in scena si replica
la nascita del giorno disuguale,
dove la fantasia vive in diretta il sogno
e la fragranza delle emozioni
è la speranza incrollabile nella vita e nell'amore.
Oliviero Widmer Valbonesi
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    Scritta da: Widmer Valbonesi

    Come i nidi di rondine

    Ammiro la dignità di quel platano
    che incontro ogni mattina per la via.
    Fiero si staglia verso il cielo
    mentre il vento lo spoglia delle foglie
    ad una ad una.
    Le ha amate tutte, cullate, nutrite,
    dipinte coi colori delle stagioni
    e adesso che ormai è solo
    non si oppone al corso della vita.
    Aspetta con nostalgia la primavera
    come i miei nidi di rondine
    sotto la grondaia.
    Oliviero Widmer Valbonesi
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      Scritta da: Widmer Valbonesi

      Quadri d'autunno

      Dalle labbra screpolate dei melograni
      cadono lacrime di sangue,
      cachi, ormai d'arancio,
      bucherellati dagli storni
      marciscono sui rami
      come le illusioni eterne,
      noci e nespole smaltano di ruggine
      l'autunno novembrino.
      Là dove i peschi diedero frutti vellutati,
      ora, giace un letto di gialle foglie morte,
      nell'inverno che è alle porte
      saranno la coperta della gelida terra.
      S'accorciano i tempi tra l'alba e il tramonto
      e l'umido grigio prevale
      sull'azzurro terso del cielo.
      Quando s'avanzano le brume nella valle,
      diventano tristi anche le voglie.
      Incastonato dentro agli occhi caldi,
      ti prego conserva il tuo sorriso rosa,
      così fragrante e cristallino
      illumina di luce la mia anima
      in quest'estate di San Martino.
      Oliviero Widmer Valbonesi
      Composta domenica 11 dicembre 2011
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        Scritta da: Widmer Valbonesi

        Il giardino delle viole

        Vagando alla ricerca di me stesso
        ho percorso i sentieri impervi dell'anima
        senza successo.
        Nel buio più profondo
        tra selve intricate di sconforto
        ai miei dubbi urlati
        rispondeva il rumore del silenzio.
        Raggiunsi allora un altro altrove
        il giardino terreno delle viole
        dove l'edera è sempre viva e verde
        anche in mezzo a cumuli di foglie morte.
        Come un serto di ciclamini rosa
        ecco il tuo sorriso nell'aurora
        svaniscono le nuvole nel sole
        ed io sono sereno
        di nuovo... dentro al mondo.
        Oliviero Widmer Valbonesi
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          Scritta da: Widmer Valbonesi

          Periferie

          Ricordo quelle borgate dove si respirava fame
          case di una periferia povera
          ma ossigeno dell'anima.
          Lì le persone erano vere
          esperienze di vita combattuta
          contro la necessità fottuta
          di non morire di stenti o di pena.
          Persino la miseria
          sembrava una promozione sociale
          e gli stracci stesi al sole
          davano il senso della pulizia morale.
          La sera porte e finestre aperte
          nessuno temeva un furto
          si parlava della vita davanti al fuoco
          e i bimbi correvano intorno come in un gioco.
          Non ci sono più queste borgate
          oggi tutti chiusi in case sprangate
          vicini che non si conoscono
          e bimbi persi o malati nei video-giochi.
          Nelle lavatrici marche griffate
          i jeans rotti fanno tendenza
          tutti si ricoprono di apparenza
          sognano di esser ciò che non sono stati.
          Dicono che siamo in un villaggio globale
          che con internet e i satellitari
          siamo tutti cittadini del mondo
          invece siamo sempre più soli e solitari.
          Cerco dentro di me quelle periferie
          dove ci si nutriva di speranza e si viveva con dignità
          anche in miseria e povertà.
          Oliviero Widmer Valbonesi
          Composta lunedì 7 dicembre 2009
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            Scritta da: Widmer Valbonesi

            San Valentino

            Per San Valentino
            festa degli innamorati,
            mio compleanno, vorrei
            sedermi su uno scoglio
            e veder un tuo sorriso
            baluginare sulle onde
            che fluiscono armoniose
            senza sosta verso me.
            Chiudere gli occhi
            e sentire urlare l'anima
            nel mio viaggio verso te.
            Spunti sirena dalle acque
            ti dono un dolce bacio.
            Vorrei essere sorbito
            come l'amarena intrisa
            nel liquore del boero
            di cioccolato fondente
            sciolto dalle tue labbra calde.
            Oliviero Widmer Valbonesi
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