Poesie di Nicola Di Candia

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Scritta da: Andrea De Candia
Vanno gli uomini in lunghe processioni
sulla strada, silenzio e solitudine.
E ogni passo è un cadere sbriciolato
di deboli pareti d'una chiesa
che nessuno ha voluto costruire.
La messa delle ore è come sintesi
del suo culmine, ossia la comunione,
e un sacerdote fermo all'invisibile
protende il bianco verso i suoi passanti:
la Luna è un'ostia che nessuna bocca
porta con sé a spezzarsi in altro buio,
la notte: enigma dell'ateismo,
di un ateismo eterno inconfessato.
Nicola Di Candia
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    Scritta da: Andrea De Candia
    E questo pianto che non sento più
    al funerale della solitudine,
    posto nolente all'altare del letto,
    io sono il corpo puro delle ossa,
    la carne mi si è rivelata bara.

    È il pianto rumoroso del russare:
    cade pesantemente al suolo d'aria!

    È lo scoprirsi, le narici, gli occhi,
    occhi che non possiedono pupille,
    occhi accecati di profondità,
    in cui tutte le lacrime ritrovano
    il punto per uscire finalmente!
    Nicola Di Candia
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