L'umana notte nei silenzi affonda la paura di guardare la luna specchia l'anima negli occhi ritrovi te stessa e piombi nell'oscuro apparire del sole ... del limpido cielo pulito A lacrimar nel fiume non serve a confondere le acque e nell'intimo sconfinare dei silenzi i figli della notte dormono.
Se i tuoi baci celano lacrime fragranti entrami negli occhi, lascia fuori il tuo spento animo e i tuoi oscuri confini ... e cerca in me te stessa affonda nei rivoli d'amore sorridi e riposa.
Se il dire dovesse sciogliere i grumi appesi al cuore se il guardare dovesse tracimare gli argini dello sperare se ascoltare vuol dire sperare di non trascinarsi a fondo se piangere insieme toglie le lame infilate nella gola non più illusioni né neve sulla pelle, soltanto luce ch'abbaglia e smunta il sangue lasciando passare il sole.
Dalle ciglia si staccano gli sguardi come i tramonti si staccano dal cielo e cadono nel mare a bersi la notte mentre batte l'ultimo respiro come raso a fil di pelle Le bocche si rincorrono cercando il miele che han disperso nei disseminati baci.
Sonno tu m'accarezzi ma lei mi manca! Notte su notte è il mio dolore Pensieri che muoiono nell'ombra Respiro aria, ma è una lama nella gola Il suo corpo non oso immaginare S'accumula il desiderio che amaro scorre nelle vene, osservo la notte che scivola nel silenzio d'una piuma. L'amo segretamente tra l'anima e l'ombra.
Rughe senza fine Solchi disperati Eco che sprofonda ... Sangue e lacrime trattengono il dolore frammentato nelle pieghe Ma quando incontro il tuo sorriso comincia l'infinito mio bel viso e l'inspiegabile dolore sparisce cullandomi d'amore, d'amore Tramonto e aurora è tutto in te Effimero dolore vola nell'inferno lasciando entrare i divini fiocchi del tramonto lago dei tuoi occhi.
Avrai un cuore purosangue e milioni di mappe per i tuoi cammini unico viaggio eterno della vita Danzerai nel buio come fosse luce ritrovandoci dentro la forza di tuo padre Rivolterai le zolle dell'intimo tuo terreno e renderai fertile tutti i tuoi dolori Cadrai mille volte nella merda e ancor più forte t'alzerai potrai vedere il paradiso se quella merda non ti avrà deriso Mangerai polvere e parole, guarderai negli occhi chi ti fugge dal tuo invisibile coraggio Ti pulirai il viso da milioni di sputi di uomini fottuti e poi svenduti Berrai acqua sporca d'ipocrisia d'un mondo falso dove non esiste lacrima che non sia dolore per se stessi Chiederai la resa al mondo infame dove il pane è sangue di letame Irradierai luce ai poveri d'amore impareranno a sfamarsi anche di silenzi Un sorriso un diamante da mostrare e non un dolore da ammaestrare Colleziona sogni come perle d'un rosario da colarti sulla pelle quando hai freddo e il mare minaccia di affondarti infinito o piccolo, il mondo è nelle tue mani la tua anima sia sempre una giostra e che la tua follia ne sia la ruota.
Prenditi la pelle che tenevo addosso come fosse il tuo corpo. Lasciami solo, perché da solo io posso ritrovare la notte e il giorno che si rincorrono di nuovo. Posso così tornare a bere alla fonte l'acqua limpida di sorgente, correre nei prati a crepapelle sorridere di me come un pazzo tornare a perdermi nel mare per ore a infrangermi con lui nelle tempeste ad amarmi ed ad ascoltarmi quei silenzi che facevano di me un uomo.
Donne al sole come una beffa incenerite nel fossato da rozze mani dall'aspro odore Accecate da spine che vendono la vita che nulla vale Calpestate come aiuole Amaro è il conto da pagare senza sconto mentre luccica la vita è aspra Capolavori di donne che valgono diamanti Il mondo ha il loro volto tenero e selvaggio come gatte innamorate nel cesto il cuore di fragole mature sempre pronte ad essere mangiate dai finti diamanti di questo mondo infame.