Scritta da: matisse

Le mie poesie

Sono ormai anni
che scrivo poesie
per esprimere il mio modo
di essere
raccontare le mie storie di vita
sopratutto per ricordare.
Di acqua sotto i ponti
né passata tanta
che forse il ricordo svanisce
e i giorni che furono
li vedo ormai lontani.
La musica che suona dentro
c'è tuttora
canta un amore di oggi
più grande degli altri.
E allora mi ricalo di nuovo
negli inesplorati labirinti
senza fine,
che ogni volta mi riserva
una pagina bianca.
E ogni volta chiudo gli occhi
e ascolto
le canzoni che il cuore ama
ancora cantare.
Ogni volta lascio andare il pensiero
prendo in mano una penna
ed è ancora una poesia.
Margherita Fantozzi
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    Scritta da: matisse

    I miei sedicianni

    Sono giovane, ingenua sento la vita
    con tutta l'intensità con cui può sentirla
    un'adolescente, che scopre per la prima volta
    la dolcezza di un cuore bello, grande, vero.
    Ora che mi sento matura, sò che la vita
    bisogna affrontala con coraggio.
    E'penoso ritrovarsi lontano dalla persona
    alla quale si è voluto bene
    anche se molte persone ritengono che in
    fondo non ho perso nulla e che presto
    troverò un ragazzo adatto a me.
    Sento che non è vero, che è lui l'unica persona
    a cui voglio legarmi.
    I nostri incontri, quel rifugiarsi dentro
    i portoni per non farci notare dalla gente
    i nostri progetti, le previsioni di un futuro insieme.
    Poi i bisticci violenti che ci facevano passare giorni
    senza guardarci, questo mi faceva sentire viva.
    Ora cerco di dimenticare ma tutto è inutile
    non si può sfuggire ai ricordi.
    Margherita Fantozzi
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      Scritta da: matisse

      In quella notte

      Passò un'ombra bianca
      in una notte nera
      era colui che da sempre amavo.
      Voltò la faccia
      e quel suo viso stanco,
      manifestava in lui
      l'anima peccatrice.
      Eri colui che da sempre amavo,
      lo guardai con amore intenso,
      ma i suoi occhi, non mi dissero nulla.
      Passò lungo la strada
      lento e silenzioso
      sebilò il mio corpo
      non ci fù risposta.
      Gli chiesi allora
      cosa ne era stato
      del suo amore disperato,
      cadde in silenzio
      poi disse "Dimenticato, io l'ho rinnegato."
      In quella notte cupa e nera
      rimase solo un pianto calpestato,
      una donna, finita,
      che aspetta ancor
      qualcuno che passi e l'insegni
      cos'è la vita.
      Margherita Fantozzi
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        Scritta da: matisse

        Speranza

        Sei un filo invisibile
        che si spezza
        a poco, a poco,
        mentre muore in cuor mio
        la gioia di vivere.
        Spero che tu torni
        aspetto da te giorni di felicità e amore.
        Ma il tempo che passa mi dice:
        Inutile sperare, l'angoscia e il fallimento
        s'aggrappano a te disperati,
        ma troppo esile sei tu
        ben presto ti spezzi.
        Speranza, tutta la vita è speranza
        si spera sempre nel domani
        ma giunge il domani
        e tu muori, lasciando
        la vita ad un miglior destino.
        Margherita Fantozzi
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          Scritta da: matisse

          Passione

          Ora è ridicolo pensare
          che la passione si era
          impadronita di me
          senza lasciare alcun spazio
          a ciò che ero veramente.
          Solo maturando, quando la mente
          s'illumina
          si può gettare un sguardo
          sul tempo passato
          e comprendere che, chi si perde
          di fronte a una falsa immagine
          è veramente perduto.
          Nessuna luce rischiara la via,
          si perde nel buio
          alla ricerca di ciò che non c'è.
          Dispeazione e dolore
          sono nostri compagni
          giorno per giorno
          si dissolve amaramente
          la nostra esistenza.
          Per fortuna ho capito
          e senza più illusione
          ricomincio a vivere.
          Margherita Fantozzi
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            Scritta da: matisse

            La notte

            Presto è arrivata la sera
            il sole è calato dietro i colli
            come un sipario al termine
            di una commedia drammatica.
            Un'usignolo canta il suo lamento,
            dai vetri appannati si vedono
            luci spegnersi,
            per le strade qualche cane randagio
            senza passato né futuro.
            Tutt'intorno silenzio
            e vuoto.
            Ognuno sta solo, pensa e ripensa
            si pente si adira
            forse piange, poi prega.
            È uno spettacolo triste
            senza vita
            siamo sempre più soli
            sempre più tristi
            in sintonia on questa lunga notte.
            Margherita Fantozzi
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              Scritta da: matisse

              Supplica a un fiore

              Non nascere fiore
              non vedi con quanti veleni
              è bagnata la terra
              non nascere, sarebbero pronti
              a calpestarti
              in questo mondo bacato.
              Ti strapperebbero con rabbia
              per buttarti lontano.
              Questo tu forse non lo sai
              è un campo di grano
              la pianta eletta e tu l'intruso.
              Non nascere, fiore,
              non faresti in tempo
              ad amare la pioggia
              a scaldarti al sole
              Nn nascono più fiori
              nel cuore degli uomini.
              Margherita Fantozzi
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                Scritta da: matisse
                Occhi malinconici, profondamente
                addolorati
                un viso a volte tumefatto, scuro
                segnato da una mano che ti abbatte
                incurante di colpire.
                Indifeso, infelice impaurito.
                Un tremore incontrollato scuote un corpo
                esile di bimbo.
                Hai sognato un luna park
                tanti giochi
                poi una barca e un pallone
                e tuo padre che lo insegue.
                Una madre che ti imbocca
                che ti abbraccia
                che ti ama.
                Poi di colpo, torna quella
                voglia di scappare.
                Hai perfino paura di sognare.
                Non sai spiegartelo il perché
                non hai colpe, però paghi
                ti ranicchi in un angolo
                impaurito
                ma ti raggiungono anche lì.
                Senti male dappertutto
                anche quando non ti picchiano più.
                Margherita Fantozzi
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