Le migliori poesie di Margherita Fantozzi

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Scritta da: matisse

Questo addio

È stato triste
vederti andar via
senza un addio
un abbraccio
è stato triste sapere che tutto
è cancellato
presente e passato
rinnegando e disprezzando
quello che è stato.
Ma ho accettato
continua dritto per la tua strada
trova il traguardo
che ti sei ripromesso
di abbracciare,
guarda sempre avanti a te
non ti voltare mai indietro
perché non ci sarà
più nulla
neanche uno sguardo da amica.
Margherita Fantozzi
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    Scritta da: matisse

    La notte

    Presto è arrivata la sera
    il sole è calato dietro i colli
    come un sipario al termine
    di una commedia drammatica.
    Un'usignolo canta il suo lamento,
    dai vetri appannati si vedono
    luci spegnersi,
    per le strade qualche cane randagio
    senza passato né futuro.
    Tutt'intorno silenzio
    e vuoto.
    Ognuno sta solo, pensa e ripensa
    si pente si adira
    forse piange, poi prega.
    È uno spettacolo triste
    senza vita
    siamo sempre più soli
    sempre più tristi
    in sintonia on questa lunga notte.
    Margherita Fantozzi
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      Scritta da: matisse

      L'indecisione

      Trovarsi di fronte a un bivio,
      e non trovare la giusta segnalazione,
      tornare indietro, senza rendersi coscienti
      di aver percorso più volte
      la stessa strada,
      senza aver mai trovato la forza
      di prendere una decisione.
      Un giorno in cui ti senti soffocata
      vuoi procedere, non più per fuggire
      e l'essere cosciente ti permette
      di tornare in te
      di intraprendere un viaggio
      senza meta, con la sensazione
      di non sbagliare dicendo
      "Ti amo, ma è finita".
      Margherita Fantozzi
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        Scritta da: matisse

        Ricordi d'infanzia

        Credimi il mio mondo
        era diverso, distese verdi piene
        di fiori circondavano
        il paese
        rallegrato da urla di bimbi
        che felici riempivano le strade.
        Nei vicoli il vocio
        delle comari intente
        a sfrerruzzare coperte
        come un'eco arrivava
        fino al campanile.
        I lenzuoli stesi battevano
        sulle mura delle case
        tutte piccole e piene di vita.
        L'odore acre dei camini
        si spandeva nell'aria
        ribollivano i fagioli
        nelle pignatte
        mentri i carri rientravano
        stanchi e affamati dalla campagna.
        Poi mille lumicini
        accendevano il paese,
        cadeva il silenzio
        e nella quiete esso riposava.
        Margherita Fantozzi
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