Scritta da: edelweiss
Tra le strofe ferine molte per incarnarsi

vogliono la tua carne. Solo l'arte compiuta
scevra d'obbedienza al suo tempo può piroettarti
attraverso i poemi più vasti che stai vivendo.
Star fuori d'ogni poesia è un vuoto irraggiungibile.

Perché scrivere poesia? per essere stranamente
disoccupati. per i mal di testa indolori da sfruttare
per colpire al momento maturo giù dal braccio che scrive.
Per i successivi aggiustamenti, calibrare un verbo
prima che la trance ti lasci. per lavorare sempre oltre

il limite della tua intelligenza. Per non aver da salire
e tradire i poveri nel farlo. Per una non vorace fama.
Les Murray
Composta venerdì 6 maggio 2011
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    L'anno dei ritratti a encausto

    Rientravo dall'aver piantato altri alberi.
    Tutto sudato, crollai di traverso sul divano.
    Al tavolo da pranzo sedevate tu e Clare,
    cantando, come fate, in armonia
    che pure io sento bella
    – soprano e mezzo soprano,
    per quel che ci capisco. Mi hai fatto
    l'occhietto e, col viso in liquefazione,
    il mio aspetto doveva esser quello dell'anno
    in cui dipingesti tutti i nostri ritratti,
    amorevolmente, con finezza squisita,
    su piastrelle ceramiche, a olio che non secca,
    uno o al più due colori alla volta,
    e li portasti in paese, inclinati, non asciutti,
    in plastici contenitori da gelato.
    Era pittura a encausto,
    la fotografia dell'antica Roma,
    che si sviluppa per successive cotture
    finché vive, libera dal tempo, trasposta
    dietro uno smalto prima assente.
    Facesti poi qualche piastrella figurata
    per il camino a mosaico, e smettesti.
    Hai vero talento per l'arte. Ma è strano:
    non ti trascina. Non è la tua ossessione.
    Les Murray
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