Le migliori poesie di Laura Di Nella

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Scritta da: Laura Di Nella

Una lacrima

Nella trasparenza di una lacrima
lenta ed impercettibile
l'amore per la vita
e l'attaccamento a quel barlume di speranza
che non permette la resa
e prende forza dal limite della caducità.

Un volo pindarico: orizzonti fantastici
sospesi tra mondo terreno ed ultraterreno.

Il brivido del dubbio...
il lancio di una moneta
nel vuoto di un mistero insolubile
e... poi quell'intollerabile certezza.

Le tracce di percorsi infiniti,
che trovano risposte in un binario parallelo ed irraggiungibile,
attaccati al nostro egoismo consapevole e maturo,
che vuole questa vita
nella sua irripetibile univocità.
Laura Di Nella
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    Scritta da: Laura Di Nella

    Nel mio guscio

    Sono chiusa nel mio guscio
    di pensieri senza fine
    e non riesco più a sentire
    le frivole sensazioni del dolce vivere.
    Lontana anni luce
    dai miei simili
    da amici e nemici.

    Sono chiusa nel mio guscio
    di pensieri senza fine
    e non riesco più a sentire
    la stanchezza delle mie immani fatiche.
    Trasportata da ideali che non fanno dormire
    neanche nelle notti più serene.

    Sono chiusa nel mio guscio
    di pensieri senza fine
    e non riesco più a sentire
    la mia voce nel tumulto
    della folla che, impazzita, urla senza sosta
    verità di ipocrita convenienza
    con la stessa passione
    di una filastrocca recitata a memoria
    Formale
    Sciatta
    Vuota.

    Non so come Taluni riescano a dormire
    senza dubbi ed incertezze
    Non so se riuscirò a perdonare
    chi ha ardito turbare la tranquillità di una casa
    dove corrono innocenti bambini
    per questo sono chiusa in questo guscio
    di pensieri senza fine
    perché non riesco a sopportare l'insolenza
    di chi ha osato tanto.
    Laura Di Nella
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      Scritta da: Laura Di Nella

      Il branco

      Si muove sinuoso nel delirio di onnipotenza.
      Riconosce la sua preda perché è altro da sé.
      Annusa le sue debolezze e la sua forza.
      È violento, senza rimorsi
      e perpetua una legge senza rispetto.

      Urla violenza gratuita
      e trova riscontri nell'ottusità
      di chi non riconosce limiti al proprio egocentrismo.

      Si insinua in forme diverse
      e trova sempre terreni fertili
      dove attecchire.

      Non ha pace
      e nel suo percorso
      miete vittime senza pietà
      ... uomini, donne, bambini, ideali...

      Contro la fragilità dei singoli si accanisce,
      contro l'opposizione di chi, tenacemente, non si arrende
      trova la sua sadica compiacenza
      poiché il sopruso e l'ingiustizia
      sono la sua vita
      e il dolore altrui il suo nutrimento.
      Laura Di Nella
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        Scritta da: Laura Di Nella

        Un dinosauro inadeguato

        Ahimè, quale immagine può raffigurare il percorso del mio essere,
        se non quella di un dinosauro inadeguato?

        Un enorme animale
        che, trascinando la sua esistenza solitaria,
        ignaro della sua mole,
        incute paura ed orrore
        ma non se ne preoccupa:
        le sue brutture sono lo specchio
        dell'animo di chi lo giudica senza pietà.
        La sua presenza non passa inosservata: troppo diversa per essere accettata.

        Nella casa di bambole
        non può celare la sua essenza,
        urla la sua vitalità,
        scambiata per immane furia distruttiva.

        I suoi movimenti,
        per cercare una posizione
        che non disturbi la quiete di chi,
        con la perfidia e l'inganno, ha nutrito prole altrui,
        generano frastuoni
        che rimbombano nella valle incantata,
        attraverso echi amplificati e deformati
        dalle urla di chi vuol seminare panico.

        Nessuno riesce a capire
        e il delirio collettivo degenera in follia.

        L'animale deve essere addomesticato, sentenziano!
        Ma come può il dinosauro vivere in una gabbia dorata
        che lo isoli dal mondo, per poterne far parte?

        Nonostante capisca di rinnegare se stesso,
        si cimenta in dissertazioni
        sulle porcellane del negozio
        e finge di non intuire
        il vero intento dei suoi carcerieri.
        Ma il gesto atteso ed orchestrato viene compiuto,
        indicando un piccolo vassoio nell'angolo di una vetrina,
        al viandante che gli si avvicina incuriosito.

        La gioia disperata del dinosauro non vacilla, guardando l'abisso che ha davanti:
        apre lentamente l'anta
        e mostra con fierezza quel vassoio.

        Un vento gelido si alza impetuoso,
        dopo che, anche la più piccola finestra
        della casa delle bamole, sia stata serrata accuratamente,
        si veste di uragano e si avventa sul negozio
        distruggendo ogni cosa.

        Lo sguardo del dinosauro è ormai rassegnato,
        porge, con delicatezza, quel vassosio
        all'incredulo viandante
        e, in un baleno, è come inghiottito dalla vallata.

        Il viandante riprende il suo cammino, disorientato e stordito, porta con sé quel prezioso dono,
        cercando di dare un senso a quella frenetica pazzia.

        Verso sera si siede stanco ed esausto
        e ripensa tristemente al dinosauro.

        Osserva la vallata dalla cima del monte,
        stringendo a sé il vassoio, inorridisce:
        le bambole si muovono al ritmo di una macabra danza,
        improvvisamente,
        quell'eco spaventoso torna inquietante
        ... che delirio!
        Un altro innocente perisce,
        in nome di un potere che codardamente cela sempre il suo vero colto!
        Laura Di Nella
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          Scritta da: Laura Di Nella

          Il cerchio della solitudine

          Sei sola e sempre più lontana
          da te stessa...
          ricordo il tuo sorriso
          di giorni passati
          ma la mia mente
          ha obliato la tua immagine sorridente.

          Vedo solo tristezza e
          quel fuoco
          lento
          inesorabile
          che pian piano ti circonda
          e ti isola da ogni cosa
          dai ricordi
          dai sentimenti
          dalla vita.

          Tu che davi speranza
          a chiunque bussava
          alla tua solidale anima,
          ti accasci sul suolo
          arido
          freddo
          lastricato dalla cattiveria
          di chi non ti perdona
          di essere libera
          di pensare,
          di sognare,
          di credere...
          Ti prego Laura,
          un ultimo sforzo
          salta il cerchio di fuoco
          e torna... A vivere!
          Laura Di Nella
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            Scritta da: Laura Di Nella

            Urlo morale

            Non pensare,
            lasciati vivere
            nel fluttuare
            di questo confuso reale.

            Sospesa tra ciò che sono
            e quello che il mondo
            percepisce
            del mio Essere,
            vago alla ricerca
            di valori comuni.

            Osservo:
            buonismo ipocrita
            ideologie da kamikaze
            collasso etico
            clientelismo perpetuato.

            Urlo
            ma nessuno mi ascolta
            mi contraggo
            nei doloranti angoli
            della mia anima.

            Silenzio...
            parole soffocate
            per un rispetto che nessuno merita...
            ma il mio Ego urla
            non si arrende all'indifferenza
            e apre continue porte alla
            Speranza.
            Laura Di Nella
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              Scritta da: Laura Di Nella

              Come augelli

              Come augelli vi vedo partire verso lidi sconosciuti
              vi osservo allontanare in cieli azzurri pieni di promesse.
              In gruppo o solitari attraversate spazi infiniti
              e dall'alto proiettate i vostri esseri
              in un sogno di vita che generosa vi chiama.

              Un giorno
              anche se per un solo attimo
              ripenserete a questo momento
              e sorridendo
              il ricordo tornerà a questi anni ormai lontani
              passati nella spensieratezza
              di giocose e contraddittorie inquietudini.

              Rammenterete
              gioie e drammi
              lacrime e sorrisi
              litigi ed abbracci.

              In quell'istante
              avrete la sensazione
              che il tempo sia passato
              in un batter d'ali.

              Ritornando
              al vostro presente
              vi compiacerete di ciò che nella vita avrete realizzato
              ma qualora intuiste
              che ciò che vi circonda non vi soddisfa
              non esitate...
              spiegate le vostre ali
              alzatevi in volo
              osservate guardinghi dall'alto
              lontano dalla routine di tutti i giorni
              che tedia il vostro animo...
              Volontà e Costanza sono ali robuste
              vi consentiranno di approdare
              proprio lì... dove la vostra idea di vita vuole approdare.
              Laura Di Nella
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                Scritta da: Laura Di Nella

                La sofferenza dei crudeli

                Ricordi vaghi
                riaffiorano,
                la malattia dell'anima
                risorge impietosa.

                Io ti guardo,
                risorgere dalle tue ceneri,
                ma la speranza non mi abbandona,
                accompagnata dalla forza
                dei miei valori,
                cullata dal calore profuso
                che alimenta
                quel coraggio disperato,
                sospinta a salvaguardarmi
                dal tuo mondo
                che mi rifiuta...
                per quel mio passo che avanza,
                solo apparentemente temerario,
                in cui tu vedi la nullità
                del tuo essere,
                l'ipocrisia dei tuoi atti.

                Ancora perplessa,
                ti osservo sferzare
                la tua
                collerica
                insana
                indomabile
                ira
                e dipingi ogni luogo
                con i colori perversi
                del tuo malessere,
                per sopportare
                quel dolore
                immenso
                infinito
                sublimato
                che mai ti abbandona.

                Incapace di amare,
                preferisci l'odio
                all'indifferenza...
                In un circolo senza fine
                riproduci copioni
                uguali a se stessi
                ma...
                rimani esterrefatto
                da chi riesce
                a sopportare la tua crudeltà,
                a rispondere al tuo astio
                sussurrando
                parole che, come una ninna nanna,
                invitano a sopire
                la tua anima affranta.
                Laura Di Nella
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                  Scritta da: Laura Di Nella

                  Il supplizio

                  Nel silenzio ritrovo
                  quel sorriso
                  nascosto
                  spaurito.

                  Smagliante
                  suadente
                  mi chiama.

                  Chiudo gli occhi
                  per celare
                  l'emozione che pulsa
                  al ritmo del mio cuore.

                  Il coraggio mi spinge
                  a guardare.
                  Nei miei occhi quel sorriso
                  si specchia
                  e si trasforma in una smorfia
                  di vergogna.

                  Ancora un miraggio
                  che svela l'orrore
                  dell'ipocrisia imperante.
                  Lacrime di dolore feriscono
                  le mie pallide gote.

                  Perché a me questo supplizio?
                  Cosa ho fatto per meritare tanto?
                  Perché riuscite a vedere ciò che siete soltanto nello specchio del mio essere?

                  Io non vi giudico e vi accetto
                  per ciò che siete,
                  perché mi allontanate?

                  Vi tendo una mano
                  ma il baratro ci separa.
                  Laura Di Nella
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                    Scritta da: Laura Di Nella

                    Elogio al coraggio

                    Dietro un trespolo antico,
                    nella meraviglia ingenua
                    di un sorriso innocente,
                    il ricordo ritorna a giorni leggiadri.

                    Nel fresco mattino di Primavera,
                    una bambina segue il suo aquilone colorato,
                    non può impedire al vento di fermarsi
                    e corre lontano...
                    La gioia la conduce in luoghi sconosciuti
                    e la curiosità l'avvinghia alla vita, perdendo di vista il suo aquilone.

                    Non conosce il suo destino
                    ma nel buio di stanze fredde e sinistre,
                    trova il coraggio nel ricordo.
                    In una casa fantastica ma senza vita,
                    in un angolo solitario,
                    intravede il suo aquilone logoro e sbiadito.

                    Si siede sconsolata
                    e un gran senso di colpa l'assale:
                    lacrime trattenute da troppo tempo rigano le rosse gote
                    Un dolore forte e lancinante
                    trafigge il suo esile corpo,
                    si solleva a fatica,
                    vacilla,
                    ma ricomincia la sua sua folle corsa
                    senza fermarsi a pensare.

                    Si acquieta vicino ad un limpido torrente.
                    Tutto intorno è armonia luminosa,
                    e un vento capriccioso
                    sfiora il suo viso insolitamente pacato.

                    Il suo sguardo è rapito da una bambina
                    vestita di fiori e d'oro.
                    Nessuna parola,
                    nessun ripensamento,
                    si prendono per mano
                    e felici vanno incontro al domani.
                    Laura Di Nella
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