Scritta da: Giovanni Milani

90 anni: un traguardo importante

Tenere tra le dita, come trofeo di agone ellenico,
una vecchia foto ingiallita, impressionante antichi ricordi;
scorgere la figura di un uomo sereno, ma provato,
accanto a compagni di disavventure belliche.

Ancora un'altra immagine, partorita dalla mente,
un uomo dalle calde, rassicuranti, mani che stringe le mie;
in fila con un'umanità in ecumenica preghiera,
sullo sfondo, il Papa Buono, salito alla destra del Padre.

Percorsi della memoria volteggianti e roteanti
si posano sui suoi occhi, di certo, una volta, seducenti
intrisi di storie difficili e di un unico amore profondo
ingombri di tragitti dell'anima robusti e coerenti.

La sigaretta, sul banco di lavoro, si spegne lentamente
e i miei occhi di bimbo ti osservano sognanti;
grande piccolo uomo nell'era dei miei turbamenti puberali,
approdo confortante per i miei traguardi conquistati.

Poco incline al sorriso, sempre pronto al sostegno,
concreto nei tuoi giorni maturi, attento e premuroso,
parsimonioso nelle scelte e negli impegni costosi,
generoso nel regalarmi complici silenzi assordanti.

Grazie padre eburneo nei miei giorni contorti e difficili,
grazie padre, timoniere delle mie scelte importanti
mi hai elargito e regalato il tuo esempio costante
ti devo un immenso, riconoscente, abbraccio profondo.
Giovanni Milani
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    Scritta da: Giovanni Milani

    Betlemme di notte

    Betlemme di notte
    ricolme le vie di odori d'oriente
    ti ho vista, di notte,
    non sembravi davvero una città speciale.

    Sapere che sei stata scintilla di vita
    mi porta a meditare un mistero profondo
    speranza del bene che vince sul male
    culla di raffia, di paglia e d'amore.

    Giuseppe ti vedo incredulo, ma certo,
    che il bimbo che nasce
    sconfiggerà il dolore;
    Maria ancella di un Dio prepotente
    offri tuo figlio all'umanità
    con gioia, sorpresa e sofferenza.

    Natale quest'anno non è come sempre
    sento una voce che sorge di dentro
    vedo una luce nel buio dell'esistenza
    indicare la via a tutta la gente.

    Vi voglio, qua intorno,
    a pregare per il mondo;
    un sentimento immenso
    rivolto a chi è solo.
    Un augurio infinito di pace
    a chi sa solo odiare;
    un sacro oroscopo antico
    ci prometta unione e serenità.
    Giovanni Milani
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      Scritta da: Giovanni Milani

      Alba su Gerusalemme

      Primo canto del gallo
      suono melodico che accompagna le tenebre
      e le spinge, come un aratro,
      a formare fertili solchi
      sul terreno arido.
      E lasciano il passo
      alla luce del giorno.
      Secondo canto del gallo
      ha il suono diverso
      delle lingue diverse, aspre e contratte,
      segno delle contraddizioni di una città,
      benedetta e maledetta, ad un tempo,
      che ho apprezzato e sopportato
      come viandante di un paese lontano.
      Ha il sapore diverso, dei cibi diversi,
      mai delicati al palato, decisi e ammiccanti,
      giunti al mio gusto europeo.
      Terzo canto del gallo...
      richiamo forte al tradimento,
      vergogna per le mie scelte,
      disagio sulla mia vita.
      Come novello Pietro a Te, Signore, affido
      la mia barca, le mie reti, il mio cuore.
      Giovanni Milani
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        Scritta da: Giovanni Milani

        Cerca

        Cerca dietro l'angolo dei tuoi sogni
        scava le miniere delle tue certezze
        hai provato a far volare le tue fantasie
        hai traversato l'oceano dei tuoi sensi?

        Cerca nel pozzo dei tuoi desideri
        attingi dalle tue occasioni quotidiane
        hai trovato le chiavi della tua vita
        o hai serrato i tuoi segreti giù in cantina?

        Cerca nel profondo dei tuoi pensieri
        rinnova il guardaroba della tua anima
        hai sperato che il tuo tempo fosse un altro
        o rincorri improbabili meteore dell'infinito?

        Lascia libero un angolino del tuo cuore
        accanto al camino per scaldarti quando è sera
        quando una canzone ti farà piangere di notte
        e una candela ti muore dentro lentamente.
        Giovanni Milani
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          Scritta da: Giovanni Milani

          Tralci di sole

          Tralci d'uva riflettenti gocce di sole dorato,
          spicchi di spiaggia che ingoiano onde salmastre;
          visione eterea di giorni trascorsi e mai persi,
          cullati e risucchiati da profondi pensieri.

          Specchi, opachi, nascondono recondite passioni
          e riflettono, pur tuttavia, insensati tormenti...
          antiche vestigia ricoprono barocche sensazioni;
          tappezzano contrastate e discordanti note di ieri.

          Si fa tenue il ricordo di turbe adolescenziali,
          di sguardi fuggenti e di ombre invadenti.
          Si fa dolce, ora, un'antica cicatrice dell'anima.
          E ripercorre una strada lastricata d'immenso.
          Giovanni Milani
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            Scritta da: Giovanni Milani

            Età di mezzo

            Le onde del tempo rosicchiano la riva
            le nubi del cielo accorciano il giorno
            i giorni impietosi galleggiano sul lago
            gli impulsi sbiaditi avviluppano le membra.

            Il mistero del domani sfida le coacerve certezze
            il dubbio si insinua negli ordinati interstizi
            l'ansia dell'incompiuto prevale sul finito
            l'angoscia dell'infinito sussurra aliti di Dio.

            Età di mezzo che si stacca dal passato
            fatica sui tornanti faticosi del presente
            voglioso ancora di un traguardo vincente
            all'idea del ritiro esplode un sussulto di vita.
            Giovanni Milani
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              Scritta da: Giovanni Milani

              A mio figlio... un giorno

              Segui una luce che illumina la tua strada
              forse è un po' flebile e tremolante
              ma per te sia una fiaccola olimpica
              è la mano di tuo padre che ti stringe caldamente.

              Le parole che affido al vento stamattina
              ti accompagnino come un amuleto africano
              forte, tenero, terso e diamantino
              ti sia il mio canto interiore e inespresso.

              La vita t'insegni a sopportare il peso delle tue paure
              le sensazioni intense rivestano i tuoi sogni
              le carezze non date colmino i tuoi giorni
              dai silenzi tra noi scaturiscano rumori profondi.

              Dolce ti sia uno sguardo mai incontrato
              fecondo il calore di un abbraccio abbozzato
              prendi del mio cuore gli angoli più duri
              e smussali con la certezza di un amore profondo.
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