Le migliori poesie di Giorgio De Luca

Nato giovedì 27 luglio 1950 a Chieti (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Giorgio De Luca

Al vecchio bosco

Al vecchio bosco
incontrai mio fratello.

S'affacciarono i ricordi,
cupe e silenziose ombre.

Chiudemmo gli occhi...

Ci aggrappammo con forza
alle onde di emozioni
calpestando la solitudine,
resti di vita senza vita.

Eravamo contenti
seduti vicino al fiume
della nostra casa.
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    Scritta da: Giorgio De Luca

    Come stai?

    Stamattina ti ho spedito
    una lettera.

    Quando sei andato via
    mi hai salutato con una lacrima,
    senza parlare.

    Hai tracciato un solco profondo
    nel mio animo.

    Come stai?

    La tua risposta
    tarda ad arrivare...

    Vorrei averti accanto
    un solo attimo,
    il tempo per abbracciarti
    e dirti
    quanto mi manchi.
    Giorgio De Luca
    Composta martedì 27 febbraio 2001
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      Scritta da: Giorgio De Luca

      L'amico dalle parole preziose

      Candida neve, soffice, leggera,
      nel gelido febbraio.

      Passi frettolosi la sporcano.

      Entra silenzioso...

      Tra le mani, parole preziose.

      Luminoso è il sorriso,
      sincero lo sguardo.

      Guardo Te Signore...

      Fuori nevica,
      l'amico dalle parole preziose
      ha capelli grigi,

      il Tuo sorriso...
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        Scritta da: Giorgio De Luca

        Il borioso

        È pronto a colpire alle spalle
        pur di salvare se stesso.

        Il ripugnante strisciare
        è il solo mezzo per raggiungere,
        senza scrupoli,
        la sommità di una collina!

        Il petto,
        gonfio come un palloncino
        e lasciato scaldare al sole,
        esploderà come una bolla di sapone!

        È stato solo il bluff
        di un volgare venditore di fumo
        ormai prossimo alla gogna!
        Giorgio De Luca
        Composta lunedì 20 febbraio 1995
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          Scritta da: Giorgio De Luca

          La mimòse - 8 Marzo, Festa della Donna

          Se cunfònne nghe lu culòre
          de la jenestre, ma quèlle
          fa bèlla mostre sole fòre
          a la fenèstre.

          Pe ll'arie se spànne l'addòre...

          Ecchele la mimòse!

          Te la fàcce lìssce e delecàte,
          arilùce gnè lu sole
          dentr'a ss'ucchie 'mmaculàte.

          La Mimosa

          Si confonde con il colore
          della ginestra, ma quella
          fa bella mostra solo fuori
          la finestra.

          Nell'aria s'effonde il profumo...

          Ecco la mimosa!

          Ha la faccia liscia, delicata,
          riluce come il sole
          nei tuoi occhi immacolati.
          Giorgio De Luca
          Composta lunedì 8 marzo 2010
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            Scritta da: Giorgio De Luca

            Il prezzo della vergogna

            Un giorno lo troverai solo
            e malandato.

            La tua sofferenza, vergogna,
            è la sua.

            Cerca tuo padre,
            guardalo negli occhi,
            tocca con mano quanto fango
            copre il mondo.

            È stato giudicato:

            non ha avuto tempo per spiegare.

            Prendilo per mano ora,

            ha bisogno del tuo perdono!
            Giorgio De Luca
            Composta sabato 4 dicembre 1993
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              Scritta da: Giorgio De Luca

              L'uguaglianza

              Sopravvive alla miseria subendo
              la prepotenza degli anziani.

              Sogni angosciosi movimentano
              le lunghe notti.

              Al risveglio, attraverso un sentiero
              impervio e contrastato, continua
              il cammino verso la speranza...

              Quel ragazzo nero dal cuore d'oro,
              ha vinto la scommessa con la vita
              perché ha creduto nel principio
              d'uguaglianza e libertà degli uomini.
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                Scritta da: Giorgio De Luca

                Terra mè

                Pecché nn'arecrèssce la jerva-prate,
                nn'arispùnte lu quadrifòje,
                'na rose senza spine.

                Terra mè,
                aredàmme la sperànze...

                'Huàrde quanda delòre abbirrùte l'arie,
                tègne de nere la Vite.

                Affàccete sole,
                arescàlle l'alme di sta ggènta mute.

                Terra mè,
                fàmme arenàssce n zieme a ttè',
                Terra mè.


                Terra mia

                Perché non cresce l'erba-prato,
                non spunta il quadrifoglio,
                una rosa senza spina.

                Terra mia,
                dammi la speranza...

                Guarda quanto dolore
                avvolge l'aria,
                tinge di nero la Vita.

                Affacciati sole,
                scalda l'anima
                di questa silenziosa gente.

                Terra mia,
                fammi rinascere insieme a te,
                Terra mia.
                Giorgio De Luca
                Composta martedì 6 aprile 2010
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