Scritta da: Giulia G.

Cerco la pace

Cerco la pace senza posa.
nella rugiada fresca e silenziosa...
Nei cieli increspati di carta,
nelle onde del mare che vanta...
La cerco nel vento
nel suo lamento
nel blu del cielo,
nell'arcobaleno...
La cerco nei colori
di un bambino sorridente
... nel giallo del sole splendente...
La cerco nella gioia di una partita,
nei valori della vita...
Nelle parole d'amore
nell'emozioni del cuore...
La cerco nel turbine
nella tempesta che tace
cerco un mondo che viva in pace...
Giulia Gabbia
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    Scritta da: Giulia G.

    Polvere di stelle

    Ascolto il nulla,
    delle ore piccole...
    nel silenzio dei loro tic tac,
    in un'ora
    di latte e menta...
    Noi,
    nella penombra di lenzuola
    nei sguardi vicini e lontani
    tra mani e labbra
    che si cercano,
    due corpi nudi
    si uniscono
    mentre lo specchio riflette
    un ricordo felice.
    Nessuno osa guardare...
    persi tra luce e silenzi
    tra rintocchi di buio
    come lune inquiete
    siamo ombre
    tra pupazzi di cartapesta...
    Vestiti di sogni,
    tra mute stelle
    che si guardano
    l'un l'altra,
    con occhi d'amore...
    Mi perdo
    stringendomi ad un sogno,
    ritrovandomi abbracciata a te,
    nascosta
    nell'altra faccia della luna,
    odiata amata fino alla follia...
    Nelle sere d'ombre
    solo l'amore
    risuona canti
    di giovani muse
    in un mare di polvere di stelle
    dove la nostra favola
    si muta
    in realtà
    perdendosi
    in questo magico mondo...
    Giulia Gabbia
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      Scritta da: Giulia G.

      Oltre il mare... immensamente

      Seduta placidamente sopra uno scoglio
      guardo l'infinito mare
      mentre il mio cuore riaffiora
      ricordi da cancellare...
      Respiro la notte
      di un eclissi di luna piena
      lasciando alla quiete il sorriso
      trasformando la bella stagione in un paradiso.
      Frammenti di stelle illuminano il cielo
      in un manto di luci
      dove intravedo un sogno
      di aromi di gelsomino
      condannato al suo destino...
      Lì... tra le nuvole dell'anima
      immensamente resto a guardare
      solitarie impronte, cancellate dal mare.
      Prigioniera dei miei occhi,
      vedo il lento passare del tempo
      annullando ogni rumore
      nell'infinito silenzio...
      Canti di sirene
      nella incipiente alba, radunano i frammenti
      di questa notte.
      Musica suona tra le note che mi fanno dono
      mi amo e mi odio
      perdo e vinco nel gioco dell'amore
      dove l'anima prende colore
      lasciando il mattino riscaldarsi
      dai raggi del sole...
      Giulia Gabbia
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        Scritta da: Giulia G.

        Amore e poesia

        Scrive nell'azzurro del cielo
        l'amore che ha dentro
        per sfiorarlo senza farla temere.
        avvicinandosi al vento...
        Lenti passi si muovono
        nell'ondeggiare di donna
        aspettando nuove albe
        Destinata all'aria quieta
        coprendo con gli occhi l'immagine fragile...
        Raccolta nei pensieri,...
        invecchia l'incanto di incontri
        di estate infinite e
        fuggite... nel ricordo mai cancellato...
        Disegna il profilo del suo amato
        seguendo il contorno con un dito
        ... L'amore l'ha sempre cercato
        rivestito di poesia
        legato da sensi di frenesia...
        Tappeti di grano
        si intrecciano nel cuore
        rinati dal pianto dell'inverno
        per dimenticare l'antico dolore...
        Giulia Gabbia
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          Scritta da: Giulia G.

          My love is for you

          Dolce è la tua idea
          che scruta la mia anima,
          mentre s'inarca
          verso fiumi ancora ignoti...
          Attraversano le mie profondità
          nuotando nei canali dei silenzi...
          Mi trascini nei sogni randagi
          sconfinando i confini dello spazio
          dove i miei sensi si inchinano
          davandi al tuo amore
          Le mie dita e le mie labbra
          assaporano la tua pelle
          che mi avvolge nella fragranza dei desideri
          fatti di petali di rosa
          ammaliando di nettare i miei sensi
          Come farfalla nascerò dal baco
          nelle mie emozioni
          rinunciando alle parole
          Calpestando i prati e le colline invisibili
          appagando il mio bramare...
          scoprendo la sorgente
          che disseta il mio corpo di passione...
          Giulia Gabbia
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            Scritta da: Giulia G.

            Un giorno di pioggia

            Piove... piove da ieri
            instancabili gocce di misteri
            Cadono gocce sulle case... sugli alberi
            Sopra gli ombrelloni di un night bar...
            Cadono impetuose cadono dolcemente...
            Accarezzano il viso
            scivolano lentamente...
            Cadono su un gatto arruffato
            sopra un prato
            cadono sulla panchina
            di un parco abbandonato...
            Sono appese sulle foglie
            gocciolano dalle soglie
            Cadono come lacrime
            dal ticchettio dal torpido suono costante...
            Piove, e piove ancora
            mentre sento il tamburellare sul tetto
            guardando dai vetri della camera da letto...
            Guardo la vita che passa in fretta
            penso alle ore che passano come una saetta
            a quella canzone che risuona in tutta la stanza
            di un tuono assordante
            fatto di un istante
            Sono gocce dei ricordi
            che nessuno raccoglierà mai
            di desideri tenuti nascosti
            lontano dagli occhi
            Cadono...
            cadono giù
            tutte uguali
            che ci impone di stare a guardare
            mentre fuori si scatena un temporale...
            Giulia Gabbia
            Composta venerdì 31 dicembre 2010
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              Scritta da: Giulia G.

              Sulle ali dell'aquilone

              Guardo l'aquilone dei miei sogni
              che mi conduce senza esitazioni;
              in nuovi mondi
              Avverto in me una grandissima fantasia
              dove un esile ma robusto filo
              mi porta via...
              Raccontano che non sono normale,
              che sono diverso,
              ma comprendo tutto lo stesso...
              Non posso parlare
              né cantare
              ma sorrido, sorrido ugualmente
              a tutta la gente...
              Mi stupisco veder lanciare al vento
              l'aquilone che riflette i raggi del sole.
              Vorrei...
              andare più in alto
              e scorgere paesaggi sublimi
              mentre tu mi dirigi...
              Vorrei correre veloce
              ed ammirare il mondo oltre la collina,
              al di là delle montagne fino al mare
              dove il cielo dona voce solo al mio respiro
              in preda al delirio...
              Nuvola che sei oltre l'orizzonte
              rendi il mio volo più leggero
              ... dammi una mano
              e portami lontano...
              dove i giorni che scorrono non hanno senso
              perché tutto quello che ho
              è un aquilone
              che mi porti in sella
              su di un magico maestrale
              dove imparerò a volare...
              Giulia Gabbia
              Composta martedì 30 novembre 2010
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                Scritta da: Giulia G.

                Nonna Amelia

                D'antichi merletti
                la memoria di una donna...
                Tanto gentile,
                che mi pareva una madonna...
                Angelo venuto dal cielo
                il profilo stanco,
                mani aggrinzite e sorriso sincero...
                Occhi azzurri, capelli raccolti
                in modeste acconciature
                spilloni d'allocchi...
                La sua voce acuta e tremolante
                teneva tra le braccia la vita
                avvolgendo una matassa tra le dita...
                Tanta dolcezza usciva dal cuore
                dalle sue labbra tanta saggezza
                come un impegno d'amore...
                Umile era nel curvare il capo
                la sua voce anelava dolcemente
                quand'ella salutava...
                Il tempo passava senza pietà
                una corona d'argento copriva il capo
                esaltando la sua età...
                La mite schiena vide piegarsi
                tra gli occhi stanchi
                la sua gioventù allontanarsi...
                . Dove sarà andata?
                Dov'è la donna da tutti amata?...
                Nel mio pensare,
                il vento mi rammenta,
                un po' del tempo passato...
                nel giocare con lei
                tra i fiori ed il verde prato
                E vorrei aiutare tutti,
                a ricordare la sua fragilità
                per non dimenticare
                la grande bontà...
                Giulia Gabbia
                Composta martedì 28 febbraio 1989
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                  Scritta da: Giulia G.

                  Cuore di latta

                  È fatto di latta,
                  tra bulloni e pasta...
                  non sa chi sia suo padre
                  vorrebbe avere una madre...
                  l'umore viandante
                  lo porta lontano,
                  lo cresce nel grembo
                  di un mondo malato,
                  lo scaglia, lo annega
                  in un mare di fango,
                  ma non gli fa niente
                  è un cuore di latta
                  che cerca la strada
                  per darsi un contegno,
                  per fingersi umano
                  a dispetto di tutti.
                  Vorrebbe essere
                  un sogno
                  un petalo di rosa...
                  o solo un gabbiano
                  che apre le ali e vola...
                  per raggiungere i confini del tempo
                  perché il cuore batta
                  in questo momento...
                  davanti alla sua amata
                  danza sulle note
                  di un canto
                  selvaggiamente,
                  è tutto coperto di cera
                  incandescente...
                  prova ad amare
                  e, senza saperlo,
                  lui scopre che batte
                  il cuore di latta...
                  Giulia Gabbia
                  Composta sabato 30 aprile 2005
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                    Scritta da: Giulia G.

                    L'anima del violino

                    Afferro l'archetto
                    mentre la mia mano t'impugna...
                    Le dita si muovono...
                    una ad una
                    sulle corde tese.
                    Prende colore la musica
                    accarezzata dal vento.
                    Frammenti di cielo
                    scivolano nell'abisso della anima
                    nel tascapane del tempo.
                    Ali di poesia
                    infrangono
                    leggere note.
                    Una cascata di danza
                    soffoca le parole
                    strappando i sensi
                    mentre asciugo una lacrima
                    con una corda spezzata...
                    Giulia Gabbia
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