Poesie di Franco Paolucci

45 anni di attività edilizia, nato lunedì 8 ottobre 1928 a Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Donna

C'è il sole nei tuoi occhi
c'è un chiarore
che genera nei cuori poesia.
Il corpo tuo aggraziato,
turgido il seno, morbide le labbra,
è pulsione e fervor di nuova Vita.
Nel tuo garbato incedere
c'è il cullare dell'onde in mare aperto,
è schiuma il tuo sorriso ed è promessa
di Campi Elisi e levitar dell'anima.
Franco Paolucci
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    Sognare

    T'attendo ansioso e speranzoso, o notte.
    Voglio perdermi in te;
    farmi condurre
    dalla tua buia mano
    lungo le vie del sogno
    ove ritrovo
    nuove onde di luce e di memorie;
    voci amiche e nemiche
    che ridanno
    alla mia mente spenta
    moti d'amore e d'odio,
    gioie e paure,
    e qualche volta l'estasi,
    ond'io mi senta ancora un poco vivo.

    E mentre l'occhio vecchio mio si sfuma
    dalla veglia nel sonno
    muto il respiro, ascolto le tue voci,
    e nuovamente canta in me il fanciullo.

    F. P. 24.06.01.
    Franco Paolucci
    Composta domenica 24 giugno 2001
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      Anche Venezia affonda nelle melme
      del magico duemila.
      Nelle tante lagune
      nelle troppe paludi
      monta
      la marea della carne
      e compromette
      le fondamenta stesse della Vita.

      Piangono i nostri morti
      in fitte celle e strette costipati
      lacrime di silenzio
      per i fiori appassiti
      e per il buio
      che ci sta devastando la memoria.

      S'applica invano l'uomo
      maschere sorridenti
      in cerca di allegria
      e invano si abbandona alla finzione
      propinata in eccesso
      in quest'ultimo, grande Carnevale.

      Intanto in cielo gelidi metalli
      riflettono i lamenti
      d'un animale ch'è rimasto solo
      d'un mondo triste
      in dubbio sul domani.
      Franco Paolucci
      Composta domenica 2 novembre 1997
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        Mezzadro a sera

        Franco dormi! Dormi franco,
        che la notte s'avvicina,
        s'è infoltito il pelo bianco
        e più ripida è la china
        dove scorre il tempo stanco;
        Franco dormi! Dormi franco.

        La tua fase s'è conclusa:
        seminata è la semenza;
        Acqua, Terra e Firmamento
        le daranno intendimento
        sulla via della crescenza;
        la tua stirpe s'è diffusa.
        Puoi girarti su di un fianco
        per sostare: dormi franco.

        Una luce resta accesa;
        resta in piedi il casolare;
        c'è più gente al focolare
        e la porta è più difesa.

        Seminata è la semenza:
        sabbia e stelle conteranno
        l'altre genti che verranno
        sulla via della coscienza.

        Nella scuola della Vita
        la lezione è già finita!
        Puoi posar la fronte al banco
        per dormire. Dormi franco.
        Franco Paolucci
        Composta martedì 31 gennaio 1995
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          Camera da letto

          È diventata un arido deserto.
          Le lenzuola
          sono gelida sabbia nella notte.
          Cenere è il fuoco al centro del bivacco,
          l'anime si confondono nel fumo,
          e, memori di un tempo,
          del fruscio di tante primavere,
          sono talvolta tiepide le membra.

          A ognun di noi vicino,
          come completamento al nostro essere,
          c'è tutto ciò che resta
          in una forma
          che, forse ancora viva, rumoreggia.

          È un'intrusa sgradevole e invadente
          la veglia che scompiglia i nostri sogni,
          e le ore,
          ombre lente d'attesa,
          sono gocce cinesi di tortura.

          In alto,
          piatto,
          un altro firmamento,
          sordo,
          vicino e nero,
          non offre a noi più stelle a consolarci.

          F. P. –16/12/97.
          Franco Paolucci
          Composta martedì 16 dicembre 1997
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