Le migliori poesie di Franco Mastroianni

Artigiano, nato martedì 2 dicembre 1958 a Valenza Po (AL) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Franco Mastroianni

Prima di svanire

Apro gli occhi
e tu
sei qui con me
mentre i colori della notte
si stanno dissolvendo come fumo
nell'impotenza di portare via con loro
il tuo profumo

tenui giochi di luce
si adagiano sulle linee del tuo corpo
e
la notte prima di svanire
si volta indietro
per ammirar la tua bellezza
che il suo color celava.

Apri gli occhi
ed io
sono qui con te
mentre i colori del giorno
trovano posto su di noi.

E siamo ancora qui
io ti voglio
tu mi vuoi.
Franco Mastroianni
Composta mercoledì 10 febbraio 2010
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    Scritta da: Franco Mastroianni

    Autentica sorpresa

    Questa sera voglio uscire
    senza muovere
    i
    miei passi

    appostarmi
    sopra un ramo
    o
    su
    un camino
    come sentinella
    attenta
    e
    avvistare la mie prede
    tra le foglie
    per la strada
    o
    in
    mezzo ai sassi.

    Il silenzio
    è
    compagno mio d'attesa
    che
    miscela il mio volare
    in
    autentica sorpresa.

    Questa sera voglio uscire.

    Di restare in questo corpo
    sono stufo.

    Questa sera
    sono
    il gufo.
    Franco Mastroianni
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      Scritta da: Franco Mastroianni

      Nel giardino dei ricordi

      Cercando nel giardino dei ricordi
      ti vedo in mezzo ai fiori
      ma subito ti scordo
      mi sforzo per non ti far volar lontano
      ma il vento non mi aiuta
      e tu stai scomparendo piano piano

      Sembra che stiano ridendo di me
      una rosa che parla sottovoce a un tulipano

      Ti penso allora tanto intensamente
      non voglio uscire subito da questo giardino
      ma tenendo gli occhi chiusi
      inciampo sopra uno scalino
      e finisco con la faccia contro un aiuola di ciclamino

      Mi alzo mi ripiglio e mi ritrovo tra le mani un giglio
      adesso in testa ho un grande scompiglio
      i fiori che si mischiano ai ricordi
      il cielo che si apre
      barche in mezzo al mare
      o a dormire sotto i fiordi

      Ti vedo un'altra volta
      e adesso stai prendendo un treno
      al volo salgo su
      ma fuori dalla galleria mi trovo faccia a faccia con un crisantemo
      però non ti ho vista scendere dal treno

      Forse sono io che non ci vedo bene
      un velo oscura gli occhi
      come temporali estivi che ricoprono di nuvole
      chiare giornate tramutandole come se fosse notte

      Subito acqua scende e bagna questo giardino dei ricordi
      che si apre e fa vedere tutti i colori
      come giorno di festa
      tutti i colori che abbiamo nella testa

      Vorrei trovare il tempo
      per finire questa storia
      ma mi son fatto vecchio
      non ho più memoria

      Ti vedo nel giardino dei ricordi
      ma subito ti scordo.
      Franco Mastroianni
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        Scritta da: Franco Mastroianni

        L'unico vestito

        Ci sarà pure un posto dove poter posare il cuore
        per farlo riposare

        lontano da emozioni che lo fanno vibrare
        tremare sobbalzare

        senza dover per forza restare ad ascoltare
        le note sue d'amore

        per poi danzar con lui nei vorticosi passi
        saltando nelle gioie ruotando nel dolore

        e avere come unico vestito
        il suo colore

        ci sarà pure un posto dove poter posare il cuore

        ma il solo pensarlo mi fa stare male

        non riuscirei a vivere... senza l'amore.
        Franco Mastroianni
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          Scritta da: Franco Mastroianni

          Il sesto senso

          Ed il settimo piano
          era diviso

          dal sesto senso
          che lacerava il tuo
          pensare

          mentre cantine al neon
          non davano sapori
          alle finte girandole
          di crema

          tranelli d'accoglienza
          gestivano gli sguardi
          porte scorrevoli
          non dosavano i ritardi

          silenzi mascherati
          adorni di sorriso
          astemio

          cemento armato
          sgretola

          quando a vincere
          è l'amore

          crolla
          anche un
          condominio.
          Franco Mastroianni
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            Scritta da: Franco Mastroianni

            Pagina d'aprile

            È quasi l'imbrunire
            di una domenica d'aprile
            che volge lentamente al suo finire

            attratti da bellezza naturale
            immersi in un insieme di fiori profumati
            e piante dal fusto secolare
            siamo le fortunate ombre di un dolce spettacolo teatrale

            Antichi canti ci guidano celandosi nel muover delle foglie
            e splendide figure mitologiche
            ci
            attendono
            come sorprese oltre le soglie

            Mutano lente le scenografie portando via lontano
            il quotidiano
            e
            tutti i suoi pensieri
            le ansie e le fatiche si dissolvono
            nel percorrere nuovi sentieri

            Sonnambule figure in fila indiana
            che debole vacilla
            dolci emozioni saltellano giocose
            da una all'altra spalla

            le menti assorbono i silenzi
            per poter guardare
            e
            fantasie da tempo ferme
            ci vengono a svegliare

            Seguendo ad occhi chiusi
            il
            tenue cambiamento del terreno
            strisciano piano i piedi
            intenti a percepire dove andremo
            lontana è la paura di cadere
            e
            piano nasce un senso di rispetto
            per quel che andiamo a calpestare

            ad occhi aperti
            raramente ci viene da pensare

            Piccole gocce d'acqua
            cominciano a cadere in modo lieve
            bagnando dolcemente i nostri corpi
            io chiudo gli occhi
            e immagino la neve

            intanto con fare millenario
            la sera gioca a fare da sipario
            ma acceso resta in noi questo magnifico scenario

            Toccati da profonde vibrazioni
            sprigionate da contatto umano
            voltiamo questa pagina d'aprile
            tenendo tra le mani una spiga di grano
            che illumina le nostre ombre

            mentre ci allontaniamo piano.
            Franco Mastroianni
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