Poesie di Don Juan

Nato a Cosenza (Italia)
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Scritta da: Don Juan
Lascio nel tempo le parole che non ho detto,
le parole che avrei dovuto dire,
quelle che avrei dovuto trattenere
e quelle che forse era meglio non pensare.
Lascio nel tempo le emozioni che la vita mi ha dato,
le notti passate ad amare le stelle,
i giorni in cui lasciavo che le fiamme mi divorassero,
e tutte quelle volte che ho pianto
nella complicità del silenzio
o di qualche nota scanzonata.
Lascio nel tempo tutti i giorni che nn ho sorriso alla vita,
i giorni in cui l'aria era troppo densa per respirare,
il cielo troppo bello da guardare,
la notte troppo bella da vivere.
Lascio nel tempo il tempo che ho perso,
quello che ho sprecato e tutto il tempo
che mi è scivolato accanto senza che l'abbia notato.
Lascio nel tempo una illeggibile firma
per porre fine a quell'oscuro libro,
perché ora è tempo di vivermi,
di viverti, di viverci.
Don Juan
Composta giovedì 4 novembre 2010
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    Scritta da: Don Juan
    Io credo che la poesia sia più
    di due parole buttate su un foglio bianco,
    sia più di un rigido schema
    di intrecci e paroloni.
    Credo sia semplicità:
    un petalo che si posa leggero
    sul palmo di una mano curiosa,
    una piuma che fa il solletico,
    un salvagente in mezzo al mare,
    la finestra che d'improvviso s'apre
    quando non si riesce a respirare,
    è un quaderno che profuma di nuovo
    e che reclama a gran voce le sue parole
    per trasformarle in emozioni.
    Don Juan
    Composta sabato 16 ottobre 2010
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      Scritta da: Don Juan
      Strada che corre,
      pensieri veloci,
      un cuore che batte.
      Un treno e una valigia,
      due biglietti e una speranza
      a farmi compagnia.
      Corro da te perché
      ho bisogno dei tuoi occhi,
      corro da te perché
      ho bisogno delle tue mani,
      corro da te perché
      ho bisogno delle tue labbra,
      del tuo calore, del tuo essere donna,
      di dirti che t'amo e sentirlo veramente.
      Non dire mai per sempre,
      non dire mai domani,
      ma vivimi oggi,
      lasciati vivere oggi
      e l'eternità sarà nostra.
      Don Juan
      Composta lunedì 4 ottobre 2010
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        Scritta da: Don Juan
        Lanciami in volo,
        scagliami lontano dove non posso
        più pentirmi e tornare indietro,
        spingimi oltre il vuoto.
        Mi lascerò cadere tra le stelle
        e col cuore gonfio di speranza
        mi aggrapperò alla più luminosa.
        Questa volta mi lancio e non
        mi importa quanto vuoto ho sotto
        perché molto di più ne ho dentro,
        molto di più ne ho avuto
        e ora ho bisogno di riempirlo.
        Riempilo e illumina la mia notte coi tuoi occhi,
        riempilo e se saprai restarci avrai un mare
        d'amore, un infinito colmo di luce,
        uno sterminato calore.
        Don Juan
        Composta mercoledì 15 settembre 2010
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          Scritta da: Don Juan
          Per potersi rialzare bisogna realmente cadere,
          è necessario toccare il fondo
          e trovare un punto fermo per far leva
          per rimettersi sulle proprie gambe,
          è necessario farsi male per poter guarire.
          L'ho imparato cadendo, sanguinando,
          piangendo e poi ridendo istericamente,
          ho imparato a non mollare dopo aver mollato,
          ho imparato a smettere di piangere dopo aver pianto,
          ho imparato ad apprezzare la vita
          dopo averla odiata e maledetta,
          ho imparato cosa vuol dire amare
          dopo aver smesso di credere nell'amore.
          Ho imparato tanto,
          sono anche cambiato tanto:
          sono una persona diversa,
          un po' migliore, tanto peggiore,
          ma comunque diversa.
          Non ho la presunzione di insegnare la vita,
          non ne avrei neanche le capacità,
          ma posso garantire a chiunque me lo chieda
          che per capire quanto sia orrenda e meravigliosa la vita
          è necessario provare, vivere, soffrire, piangere e maledire.
          Don Juan
          Composta giovedì 30 settembre 2010
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            Scritta da: Don Juan
            Spargeva petali sul cuore,
            scriveva parole e le posava nel vento,
            le lanciava a chi sapeva coglierle e tenerle strette,
            dipingeva sogni e li profumava d'amore,
            pulsava forte ed ora giace immobile, incapace,
            come animale ferito che non ha più
            voglia di correre ma solo lasciar stare ed aspettare,
            aspettare che qualcosa cambi,
            che il sole torni a riscaldare.
            Don Juan
            Composta domenica 17 gennaio 2010
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              Scritta da: Don Juan

              Silenzio

              Piccole mani stringono forte i pugni,
              lacrime cristalline rigano la fanciullezza infranta
              di un innocente piccolo uomo ormai.
              Piange a testa alta mentre centinaia di persone
              si affollano a salutare un eroe che sarà
              presto dimenticato dai più, piange e non sa chi siano
              tutti questi uomini in divisa che salutano
              suo padre avvolto in quel buffo velo tricolore.
              Un silenzio assordante viene bruscamente interrotto
              dallo struggente suono delle trombe,
              un alito di vento fa sventolare le bandiere in alto,
              una donna piange ed anche il cielo si vela di nero.
              Arrivederci uomo, ci ritroveremo un giorno,
              ci ritroveremo e torneremo a ridere ancora un volta,
              all'ombra di una bandiera ancora una volta,
              come fratelli ancora una volta.
              E tu non piangere piccolo uomo, sii fiero
              di ciò che era tuo padre, ricorda sempre
              che nelle tue vene scorre il sangue di un eroe.
              Don Juan
              Composta mercoledì 6 gennaio 2010
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                Scritta da: Don Juan
                C'è della poesia in un'altalena sospesa a mezz'aria,
                c'è poesia in una carezza lenta, in un bacio leggero.
                C'è della poesia nel profumo delicato della pelle,
                c'è poesia negli occhi lucidi di chi ama e non sa dirlo.
                C'è della poesia nel contatto vorace di due amanti
                che ardono nelle fiamme della passione.
                Vive la poesia in ogni angolo di vita,
                fluttua nell'aria aspettando che un rapace poeta
                ne rubi il senso e sporchi un foglio bianco.
                Germoglia nel cuore di chi vive
                con gli occhi di chi nasce ogni giorno,
                è l'appiglio ultimo di chi scivola
                inarrestabile nel vuoto dell'apatia,
                la stella più luminosa nella buia notte
                del viandante smarrito.
                Don Juan
                Composta domenica 20 dicembre 2009
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                  Scritta da: Don Juan
                  Gocciola lento il veleno
                  di chi soffre in silenzio,
                  ghiaccia e s'immobilizza
                  ad un palmo dal cuore,
                  quanto basta per soffocarlo
                  e chiuder le porte al sole.
                  Strappa e dilania le carni
                  chi d'amore è abbandonato,
                  urla e corre senza fiato
                  perso tra le piaghe
                  di un invisibile tormento.
                  Tieni duro gladiatore
                  che la belva morde senza freno,
                  stringi i denti e lotta ancora
                  che la presa stringe meno
                  se le guardi dentro
                  e azzanni il cuore.
                  Don Juan
                  Composta lunedì 3 agosto 2009
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                    Scritta da: Don Juan
                    Nudo tra i ben vestiti
                    passeggiavo sulle onde
                    di un pensiero violento
                    e senza speranza.
                    Odiando il cielo
                    e bestemmiando in terra
                    ho dato fuoco a tutto quel che avevo
                    lasciando cenere e disastro
                    ovunque posassi piede.
                    Fiamme dall'inferno hanno
                    bruciato innumerevoli giorni,
                    lame nella carne
                    straziato indicibili notti,
                    violenti spasmi
                    scandivano un tempo
                    che pareva non finire più.
                    Sorge incerto un sole nero
                    dietro al fumo di un'anima distrutta,
                    il silenzio riempie l'aria
                    e sembra avvicinarsi l'ora
                    che la pace attecchisca
                    nella bruna terra di nessuno.
                    Don Juan
                    Composta domenica 2 agosto 2009
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