Sto seduto ai margini della strada. L'autista cambia la ruota. Non sono contento di dove vengo. Non sono contento di dove vado. Perché vedo il cambio della ruota Con impazienza?
Prima costruii sulla sabbia, poi costruii sulla roccia. Quando la roccia crollò non ho più costruito su nulla. Poi ancora talvolta costruivo su sabbia e roccia, come capitava, ma avevo imparato.
Coloro ai quali affidavo la lettera la buttavano via. Ma chi non curavo me la riportava. Allora ho imparato.
Le mie disposizioni non furono rispettate. Quando giunsi, m'avvidi che erano sbagliate. Era stato fatto quel che era giusto. Così ho imparato.
Le cicatrici dolgono nel tempo di gelo. Ma spesso dico: solo la fossa non m'insegnerà più nulla.
Vi sono due lingue in alto e in basso e due misure per misurare, e chi ha viso umano più non si riconosce. Ma chi è in basso, in basso è costretto perché chi è in alto, in alto rimanga.
Il primo sguardo dalla finestra al mattino il vecchio libro ritrovato volti entusiasti neve, il mutare delle stagioni il giornale il cane la dialettica fare la doccia, nuotare musica antica scarpe comode capire musica moderna scrivere, piantare viaggiare cantare essere gentili.
Oggi siamo seduti, alla vigilia Di Natale, noi, gente misera, in una gelida stanzetta, il vento corre fuori, il vento entra. Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo: perché tu ci sei davvero necessario.