Ogni giorno ha un mattino, oggi il sole splende ancora, la musica risuona sempre, il traffico è impazzito, la strada finisce dove comincia il tuo cuore... non ti vedo ancora, ma so che presto scorgerò il tuo sorriso e se mi fermo a pensare che ho sfiorato l'attimo nel quale volevo mollare, penso che non avrei mai avuto la possibilità di dirti quello che tengo dentro da una vita... Chiudi gli occhi, ascolta il tuo silenzio, specchia la tua anima, rifletti i tuoi occhi nei miei, ricorda il mio profumo, le mie lacrime, il mio sorriso e poi volta lo sguardo indietro, a tutto ciò che di buono hai lasciato incustodito in balia delle onde della vita che non ha colore senza di te...
Piccole lacrime rigano la tela del tempo, pennellate di colore sbiadiscono al loro passaggio, ricordi impressi, confusi, imrpigionati nell'attimo in cui si sono creati, scavando solchi che neppure chili di mastice riusciranno a colmare; distruggere la tela non servirebbe a cancellare gli odori, i sapori, le emozioni che senti col cuore; ti allontani, ma la prospettiva non cambia; volti la faccia, ma quell'immagine si riflette come se tu fossi nella stanza degli specchi; quella tela contiene la tua vita che vivrà anche dopo di te, puoi anche ignorarla, ma sarà la tua ombra fino al giorno in cui una pennellata finale cancellerà tutto ciò che di buono o di cattivo hai creato...
La gente della notte fa pensieri strani, non pensa solo ad oggi, ma pure al domani, si sofferma a pensare se è giusto proseguire in questo giorno o lasciare andare, ascolta nel silenzio le anime di strada, e non capisce ancora qual è la sua meta, l'odore della notte sazia i cuori fragili, quelli che ancora battono perché sono nobili, cammina per i vicoli ancora addormentati sperando di vedere dei cavalli alati, non sa che nella notte non c'è rumore amaro, come un brutto risveglio per un sogno strano. La gente della notte vaga per i pensieri, per non pensare a quanto si era illusa ieri...
Se son sicura di quel che il cuore tuo prova perché allora me ne sto da sola? L'amore è un'emozione che in due va vissuto un attimo, una vita, un solo minuto che importa il come e il quando se davanti hai un cuore cha hai infranto? Per risanar tu devi dire in prima azione che l'ami per davvero e non c'è restrizione, dimostra con la tua testa che il cuore non resta muto e impassibile davanti all'impossibile... Io sono la tua mela combacio di perfetto non c'entra l'intelletto col cuore e il rispetto...
E respiro il tempo di un fiato al tramonto, cosparso di luci in un pallido giorno, correndo spedita verso il domani a braccia aperte con te tra le mani.
E respiro il mondo di belle canzoni di frasi divine, di aspirazioni, di anni fuggenti che tornano indietro portando ricordi di un vecchio passato.
E respiro il sole di un bimbo felice che gioca e traduce la mia vita di pace rimango aggrappata ad uno stupido sogno, mi sveglio ferita da un lungo sonno...
Odio la noia del mare in tempesta mette scompiglio nella mia testa, odio il rumore della foresta soffia il vento e foglia non resta, non sono ad un bivio mi addentro ferita, cerco l'uscita il tormento resta, scavato, inciso.
Non è una scelta, non si tratta del cuore, ma solo sapere dove risiede l'amore, se giace in testa, sono tranquilla volo leggera come una farfalla, se segui il cuore, capisci pure, che non posso restare per non deviare la tua decisione.
Mi guardo allo specchio e più non vedo il sorriso che arrivava al cielo, cerco la donna che mostrava gli occhi, non c'è, è scomparsa dietro i rintocchi.
Costeggio la mia vita, la guardo dal di fuori, non sono quella che voglio e son dolori, sorrido e mi soddisfo del giorno che ho, la notte scende presto, chiede il conto però...
Mostrami dolce luna la vera faccia non stare con la maschera, sei una feccia, allarghi il cuore e sorridi dolcemente, non puoi ingannare il sole e chi ti conosce veramente.
Scelgo di restare, non posso più andare, la vita è destino, non si può cambiare, nel tempo che ho del sonno chiedo a Dio di non svegliarmi all'alba, di divenir oblio...
Ti fermi nel silenzio della notte, sfidi il freddo che ti prende a botte, per leggere le scritte su quel muro che non c'era prima, era un cuore puro.
Ti fermi nella notte ad ascoltare un pensiero non facile da capire, rifletti e calcoli che dire, è meglio tacere per non tradire.
Ti fermi nella notte cullato da domande cerchi le risposte, te ne vengono in mente tante, scarti le più banali, le prendi sottobraccio, neppure questo freddo scioglie in te il ghiaccio.
Ti fermi nella notte ad ammirar le stelle, il tuo sguardo è lontano dal suo cuore ribelle, ti chiedi cosa sei, ti chiedi dove vai, se è giusto o sbagliato tagliare corto il fiato.
Ti fermi nella notte aspettando il giorno, infreddolito da un sogno che è svanito col tempo, lavi il tuo viso e il sangue è più amaro, non puoi far nulla, lei è solo un faro...