Poesie di Ada Roggio

Acconciatrice, nato giovedì 29 giugno 1961 a Floersheim am Main (Germania)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Ada Roggio

Grazie Dio

Grazie Dio per avermi dato la vita
Grazie Dio per avermi dato la mamma
Grazie Dio per avermi dato la famiglia
Grazie Dio per avermi dato la maternità
Grazie Dio per avermi dato i figli
Grazie Dio per avermi fatto sentire il nome mamma
Grazie Dio per avermi dato la forza
Grazie Dio per avermi regalato il dono dell'abilità
Grazie Dio per avermi dato il coraggio
Grazie Dio per avermi dato la forza di vivere
Grazie Dio per avermi dato la forza di sopravvivere
Grazie Dio per avermi dato tanto
Grazie Dio per avermi dato tutto
Grazie Dio per avermi fatto sentire oggi il tuo regalo che è la mia vita.
Ada Roggio
Composta giovedì 18 giugno 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Ada Roggio

    Riflessioni

    Sono qui,
    sola,
    in queste mura,
    dove nessuno, dove niente
    Nessuno può sapere,
    capire
    Niente può, o deve uscire
    Regina della mia abilità
    finita,
    per colpa della mia fragilità
    Affettiva, e non solo
    Regina di regno incantato
    dove tutto appare soleggiato
    Finito in un torbido squallore
    non ha più forma
    non ha più valore
    Qui dinanzi, a questo schermo
    parlo di me
    definita,
    un essere non più degno
    Poveri cuori a cui voglio bene
    non voglio darvi altre pene
    credo sia giusto
    non tentare, mi farei, vi farei, altro male
    Solo al pensiero
    non ho più respiro,
    figurati se tento...
    Ogni giorno sarà un tormento
    Mentre scrivo queste righe
    piangono i miei occhi
    sento più lenti i rintocchi
    Batte piano, batte lento
    Voglio solo andare via
    Questa non è più casa mia
    Mi volete cementare
    Non posso giurare
    Nel cuore c'è una grossa pena
    con intorno una catena
    Sanguina ogni giorno
    Io fingo che è un bel giorno
    Non mi fate più restare
    qui mi sento in alto mare
    i miei numerosi sbagli
    credo nei valori
    amo i loro cuori
    Ora zitti per pietà
    Non mi fate tornare la
    Ho paura di non sopportare
    Dove ho sentito tanto male.
    Ada Roggio
    Composta giovedì 18 giugno 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Ada Roggio

      È difficile allora...

      Allora aiutami oh madre mia
      Allora aiutami a morire
      Non voglio più stare qui
      Dio aiutami in questa preghiera
      Fa che quando arrivi la sera
      io dorma, non veda più i fantasmi del passato
      quelli che mi hanno intrappolato
      Tutti vogliono Ada di ieri
      Ma quei pensieri
      padroni di ieri padroni di oggi
      della mia mente
      dove non è rimasto niente
      Se solo avrei saputo, non avrei mai creduto
      Quella acqua chiara, che era l'amore
      poi divenuta un torpore
      Dio quanto grande è il mio amore
      per quei figli che amo dal profondo del mio cuore
      a cui non importa più niente
      se io ci sono o se vado via per sempre
      Allora che sto a fare?
      Solo per farmi altro male
      Cercare avvocati che non vogliono prendere in mano
      cio che a me a tolto il respiro
      Allora mi affido a Dio
      Sai una cosa veramente
      Spero che un giorno mi venga veramente
      un dolore irrefrenabile
      che mi faccia chiudere gli occhi in un istante
      Dio guarda questa donna
      non è più mamma
      non sarà chiamata nonna.
      Ada Roggio
      Composta domenica 7 giugno 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Ada Roggio

        Mamma, non ce la faccio più

        Oh mamma mia!
        Non ce la faccio più

        Ma dimmi mamma,
        Devo stare qui solo perché respiro?
        Perché è il mio dovere di essere umano?
        Perché, perché, perché?
        La legge è lenta
        Io non posso più fingere
        Non riesco più
        Ora sono sola da stamane
        Non ho più voglia nemmeno di respirare
        Sono andata dinanzi a Dio
        a chiedergli di prendersi il cuore mio
        Mamma mia,
        da quanto tempo in casa mia non ascolto più la parola mamma
        Mamma aiutami a dormire
        in quel sonno vero
        che si è impadronito del mio pensiero.
        Ada Roggio
        Composta domenica 7 giugno 2009
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Ada Roggio

          Lettera

          Caro, cari.
          Credo sia giunta l'ora
          Auguro a voi tutti,
          tutto il bene,
          tutto l'amore
          Non voglio più
          elemosinare amore
          l'odio, la cattiveria
          sono un boomerang
          ti ritornano contro sai
          Spero che a voi,
          non succeda mai
          Spero di non essere più in vita
          se questo ha in riserbo la vita
          Così la facciamo per tutti una volta
          Finita.
          Ada Roggio
          Composta sabato 6 giugno 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Ada Roggio

            Stai zitto

            Tutti hanno da ridire,
            non sanno cos'è morire
            Dentro e fuori
            Tutti,
            continuano
            a fare tutti gli stessi errori
            Basta blaterare
            lasciate i morti riposare
            Chi è morto dentro
            e sta ancora qua
            lascialo almeno respirerà
            Una cosa è sicura
            prima, o poi,
            capita anche a te
            Il buio ti viene a trovare
            Non sentirai più le campane
            sarai assente
            Che...
            la morte ti fa paura?
            Allora per una volta in vita tua
            stai zitto
            rispetta chi
            nel cuore ha tanto dolore.
            Ada Roggio
            Composta venerdì 5 giugno 2009
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Ada Roggio

              Cerco

              Cerco, cerco
              cerco lavoro
              In questo immenso globo
              a cercar lavoro siamo milioni
              Io che vivevo da regina
              ora ridotta una cretina
              Grazie,
              grazie mille
              Mi viene un gran magone
              io
              che fine da coglione
              Tu oggi mi tendi la mano
              Io non voglio deluderti
              Sento che non sono pronta
              Fingo con tutti,
              maggiormente a me stessa
              per non restare perplessa
              Ritornare li dove tutto ha avuto inizio
              per me sarà un atroce supplizio
              Perdonami
              non sono pronta
              Agli altri cosa importa
              importa solo che torni quella di prima
              Lavoro casa, casa lavoro
              Ma non prendiamoci in giro
              Chi ridà alla mia mente la pace?
              Io non riesco a darmi pace
              Voglio andare via
              lontano
              Tra pochi mesi il lieto evento
              Vivete tutti questo momento
              Io sarò lontano
              un grande bacio vi amo.
              Ada Roggio
              Composta venerdì 5 giugno 2009
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Ada Roggio

                Errori

                Avrete sicuramente detto
                Che sciocca, non sa nemmeno scrivere
                Mi scuso a chi i miei errori hanno dato fastidio
                Cattivo vizio,
                scrivere e non rileggersi
                Cattivo vizio,
                non correggere
                Ma io devo essere sincera
                fino infondo
                Quando ero un'adolescente
                della scuola non me ne fregava niente
                Tutto volevo fare,
                saltare, cantare, colorare, recitare
                La scuola proprio era un tasto dolente da non menzionare
                Venni qui in Italia da quand'ero bambina
                le abitudini di un regime tedesco
                mi portarono ad uno sconvolgimento notevole
                In quel paese tutto era a puntino, preciso, imparziale
                Qui invece, mamme scrupolose ed attente che portavano a far diventare il proprio figlio un deficiente
                Mi portai avanti questa tiritera,
                nella scuola io mi sentivo in galera
                Mi rincorrevano come matti, su per le scale, davanti al portone, mi ficcavano la testa nel librone
                Sai che da qualche anno studio con una netta disinvoltura, al di la del come del quanto, io leggo e rileggo per diventar qualcuno! No, leggo per arricchire il mio bagaglio del sapere, ma non è mai abbastanza.
                Ci vuole un miliardo di costanza.
                Rimpiango di non aver ascoltato.
                Chissà la vita cosa mi avrebbe regalato.
                Ora di tutto il resto ne sono sicura.
                Vado avanti non ho paura.
                Il sapere e il buon dire
                mi faranno poi apparire
                colta e intraprendente.
                Non come ieri una netta deficiente.
                Ada Roggio
                Vota la poesia: Commenta