Il nome del padre e del figlio

Ho immaginato di essere lui,
di svegliarmi la notte
urlare il mio nome,
poi mi sono reso conto di essere io
e provare le stesse angosce.

E tutto all'improvviso pesa più di sempre,
lacrime asciutte arrivano non sai da dove,
cercano di uscire
ma si fermano alla gola,
bloccano il fiato,
e scatta di nuovo quell'allarme che nessuno fuori sente,
che mi ricorda ciò che non ho,
non abbiamo,
e ciò che devo fare.
Alexandre Cuissardes
Composta giovedì 15 dicembre 2011
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    Chi gli avrà dato le bandiere?

    C'erano cartelli ai muri,
    ma sembra che qualcuno li abbia già strappati.

    La voce si è sparsa,
    hanno abolito il titolo di onorevole,
    c'è chi capisce ciò che in cuor suo sperava,
    che avevano abolito gli onorevoli
    e chiede conferma,
    ma la risposta è - non ancora-...

    La confusione è presenza che regna,
    ma non è più sovrana.

    Raccontano di avere visto capi e dirigenti,
    i famosi parlatori,
    i rappresentanti delle istituzioni
    correre
    inseguiti dai giudici,
    toghe al vento,
    ma poi si sono resi conto che i giudici non rincorrevano nessuno,
    scappavano anche loro
    inseguiti dall'onda.

    Tutti tifavano per gli inseguitori.

    Qualcuno agitava bandiere della contrada dell'onda di siena,
    chissà dove le avevano trovate.

    Ed all'improvviso un vuoto liberatorio
    un profondo respiro di massa.

    È passata l'onda che spazza via,
    ridiventa gente
    che torna alla propria vita,
    lascia il posto chi deve ricostruire
    ridare esempio e regole giuste
    dignità
    come da patto.
    Alexandre Cuissardes
    Composta lunedì 12 dicembre 2011
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      Erezioni cerebrali

      Abbracciami,
      perché l'abbraccio è amore,
      perché l'abbraccio
      è protezione
      ma anche tenaglia.

      Abbracciami perché senta forte il tuo petto
      premere su di me,
      le tue unghie sulla mia schiena,
      il tuo fiato al viso,
      ed il ventre premere con forza.

      Abbracciami per non farmi andare,
      per tenermi a te
      perché tieni a me.

      Spogliamoci perché questo abbraccio è voglia,
      è sesso.
      Alexandre Cuissardes
      Composta venerdì 16 dicembre 2011
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        Lo fai per lui

        Se sono soldi spesi bene lo sai sempre dopo,
        ma non è quasi mai così.

        Del resto
        dopo il sorriso per attrarti
        ritorna il mestiere,
        il poco tempo da dedicarti,
        ma basta tentare di nuovo,
        sperare che vada meglio
        la prossima volta,
        alla prossima voglia,
        a un altro muro,
        un'altro lampione,
        oppure un numero di telefono
        su un giornale.
        Alexandre Cuissardes
        Composta martedì 13 dicembre 2011
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          Porgi la seconda guancia

          E come succede quasi sempre
          i migliori tacciono,
          si arrendono,
          diventano spettatori paganti.

          Assistono dai bordi della strada
          alla corsa dei furbi.

          Col bavero alzato,
          per nascondere le grinze,
          le mani in tasca,
          le borse con la poca spesa.

          Sono le persone senza più fiato,
          quelli che non hanno né il vantaggi dei primi né i diritti dei cosiddetti ultimi.

          Sono i penultimi,
          quelli ai quali si dice sempre di tornare domani.

          Sono Le persone che non vanno più in chiesa
          o ci vanno quando le vedono vuote,
          "i cristiani con la fede incazzata",
          che ormai pregano senza mediazioni di preti,
          si assolvono da soli dei pochi peccati e non pregano più per il perdono dei veri peccatori,
          sono quelli senza la terza guancia.

          Sono le persone che hanno stracciato la tessera di partito.

          Quelli che andavano a scuola con i peggiori,
          con i furbi che hanno comprato faccia tosta e spregiudicatezza da chi li aveva preceduti e l'hanno utilizzata
          per promettere a tutti un futuro migliore
          mentre si assicuravano il loro di futuro,
          ed il presente di allora
          ed hanno sempre mangiato,
          lasciando il conto da pagare agli altri,
          quelli che hanno rubato e l'hanno fatta franca, facendo condannare ladri di polli.

          Quelli dei quali il nostro paese è pieno e le nostre galere vuote.
          Alexandre Cuissardes
          Composta venerdì 30 dicembre 2011
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            Sotto la parola

            Ho una vita piena di firme tutte diverse,
            come cicatrici di tanti incidenti
            o tatuaggi fatti da mille artisti.

            Firme false
            firme che non valgono nulla,
            firme per l'obbligo del dover dare,
            per uscire od entrare.

            L'unica firma mai apposta è quella del contratto con me.
            Alexandre Cuissardes
            Composta venerdì 30 dicembre 2011
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              Parlare alle spalle

              Bestemmie in fila,
              punti e virgole dei tuoi lunghi discorsi
              che continuano
              anche se nessuno ti ascolta.

              E quando tutti si allontanano alzi la voce
              per farti sentire
              ma è tempo sprecato.

              Ed in ogni faccia nuova che arriva vedi nuove orecchie per te,
              pronte all'ascolto
              ma ormai fai solo l'eco a te stesso.
              Alexandre Cuissardes
              Composta venerdì 30 dicembre 2011
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