Poesie di Alda Merini

Poetessa e scrittrice italiana, nato sabato 21 marzo 1931 a Milano (Italia), morto domenica 1 novembre 2009 a Milano (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Andrea De Candia

Ho conosciuto in te le meraviglie

Ho conosciuto in te le meraviglie
meraviglie d'amore sì scoperte
che parevano a me delle conchiglie
ove odoravo il mare e le deserte
spiagge corrive e lì dentro l'amore
mi sono persa come alla bufera
sempre tenendo fermo questo cuore
che (ben sapevo) amava una chimera.
Alda Merini
Composta martedì 3 marzo 2015
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    Scritta da: Gabriella Stigliano

    Pensiero, io non ho più

    Pensiero, io non ho più parole.
    Ma cosa sei tu in sostanza?
    qualcosa che lacrima a volte,
    e a volte dà luce....
    Pensiero, dove hai le radici?
    Nella mia anima folle
    o nel mio grembo distrutto?
    Sei cosi ardito vorace,
    consumi ogni distanza;
    dimmi che io mi ritorca
    come ha già fatto Orfeo
    guardando la sua Euridice,
    e cosi possa perderti
    nell'antro della follia.
    Alda Merini
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      Scritta da: Gabriella Stigliano

      La semplicità-vento

      La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
      E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
      Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
      di finire alla mercé di chi ci sta di fronte.
      Non ci esponiamo mai.
      Perché ci manca la forza di essere uomini,
      quella che ci fa accettare i nostri limiti,
      che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto.
      Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà.
      Mi piacciono i barboni.
      Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
      sentire gli odori delle cose,
      catturarne l'anima.
      Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
      Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore.
      Alda Merini
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        Scritta da: Gabriella Stigliano

        I poeti lavorano di notte

        I poeti lavorano di notte
        quando il tempo non urge su di loro,
        quando tace il rumore della folla
        e termina il linciaggio delle ore.

        I poeti lavorano nel buio
        come falchi notturni od usignoli
        dal dolcissimo canto
        e temono di offendere Iddio.

        Ma i poeti, nel loro silenzio
        fanno ben più rumore
        di una dorata cupola di stelle.
        Alda Merini
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